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Stabilimento di produzione di pale eoliche in località Sant’Apollinare, parla la soprintendenza

Stabilimento di produzione di pale eoliche in località Sant’Apollinare, parla la soprintendenza

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa inoltrato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce per le province di Brindisi e Lecce sullo Stabilimento di produzione di pale eoliche in località Sant’Apollinare. Di seguito il testo:
“In questi giorni si è appreso di notizie, sia su carta stampata sia online, circa un presunto ripensamento della Soprintendenza in merito alle valutazioni espresse in seno alla Conferenza di servizi convocata dall’Autorità di Sistema Portuale del mare adriatico meridionale di Bari e Brindisi relativa allo “Stabilimento di produzione di pale eoliche, in località Sant’Apollinare” nel Porto di Brindisi.
Se pur in estrema sintesi, data la complessità della questione, si ritiene doveroso fare chiarezza fornendo le corrette informazioni, in quanto titoli e contenuti di alcune notizie pubblicate sono non veritieri ma fuorvianti, oltre che, in qualche caso, lesivi dell’immagine degli uffici del Ministero della Cultura.
Infatti, nella riunione preliminare al Consiglio dei Ministri del 28.11.2022, alla presenza della Direzione Generale ABAP e la Soprintendenza, è stato chiarito che il procedimento condotto dall’Autorità di sistema portuale, per le specifiche norme richiamate nella convocazione della Conferenza di servizi, non necessitava delle valutazioni paesaggistiche della Soprintendenza.
Tuttavia, quest’ultima, formalmente convocata, data la sensibilità culturale e ambientale del contesto di intervento per la stretta vicinanza di beni culturali – quali i siti archeologici di Punta delle Terrare e di Sant’Apollinare, e l’ex Capannone Montecatini – nello spirito di leale collaborazione, aveva fornito le proprie valutazioni.
L’incontro preliminare del 28.11.2022 è stato, dunque, utile a chiarire i termini della questione e si è infatti concluso
non ravvisando la sussistenza dei motivi per il deferimento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Appare evidente, di conseguenza, come non si sia trattato di <<marcia indietro>> o <<dietro front>>, visto che le valutazioni non vincolanti ivi rappresentate, espressamente richieste dall’Autorità procedente nonostante le norme vigenti, riferite anche alla specifica area portuale di Brindisi, sono rimaste invariate nel merito.”

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