Ristrutturazione Stadio “Fanuzzi”, Brindisi che produce: “Vengano coinvolte le imprese locali”
Coinvolgere l’imprenditoria brindisina per la realizzazione di opere e investimenti in genere. E’ l’appello dell’Associazione “Brindisi che Produce” (PMI della Provincia di Brindisi) che esprime grande soddisfazione per il prossimo progetto di ristrutturazione dello stadio Fanuzzi. Un intervento di restyling che, ricordiamo, era già stato previsto dal Comune nell’ambito del programma di conservazione delle opere pubbliche. Ben vengano, tuttavia, le prescrizioni imposte dalla Lega Pro, per ottenere l’omologazione dell’impianto in vista del campionato di serie C, per dare una opportuna accelerazione alla realizzazione dell’opera. Questa è, per la città di Brindisi, una grande occasione da cogliere, al fine di avere finalmente una struttura adeguata, dignitosa e sicura, che la città – e con essa tutti i cittadini – meritano da anni. In qualsiasi città, lo stadio rappresenta non soltanto una struttura sportiva, ma anche un contenitore per manifestazioni di vario tipo. Siamo consapevoli che per il Comune di Brindisi la somma da destinare a tale progetto sarà ingente, ma è vero anche che sarà altrettanto importante il ritorno sportivo, d’immagine ed economico per la città tutta. E proprio sull’aspetto economico, la nostra associazione ha più volte richiamato tutte le amministrazioni che si sono succedute – nessuna esclusa – ad un attento e coscienzioso coinvolgimento dell’imprenditoria locale nella realizzazione di opere e di investimenti in genere. Questa importante opera rappresenta per la neo eletta amministrazione l’occasione per dimostrare la considerazione e l’attenzione verso l’imprenditoria brindisina, affinché si completi un circuito virtuoso tra sport ed economia che possa fare il bene di tutto il nostro territorio. Brindisi che Produce è ottimista sull’appello fatto, ma dichiara che sarà anche attenta e vigile affinché la scelta delle imprese appaltanti sia fatta attingendo dall’elenco di fiducia e, soprattutto, che coinvolga tutte le imprese in regola con gli attestati specifici e DURC, seguendo le normative di legge in merito alla rotazione. Con questo criterio, il progetto potrà seguire un percorso logico, ben definito e attento alla città.