Movida, appello di Confesercenti Brindisi ad una maggiore condivisione delle decisioni dell’Amministrazione comunale
In merito alle polemiche sugli orari serali in cui consentire le emissioni sonore della “movida” del territorio brindisino, nei centri storici del capoluogo e dei comuni della provincia , e alle tante discussioni che stanno trovando ampio spazio su vari tavoli istituzionali, la Confesercenti della Provincia di Brindisi lamenta una scarsa, per non dire assente, interlocuzione delle istituzioni preposte ad assumere decisioni con la categoria degli esercenti, al fine di una corretta condivisione delle scelte che in particolare l’Amministrazione Comunale di Brindisi dovrà assumere, attraverso ordinanze o altri provvedimenti.
E’ noto che il processo di condivisione con gli stakeholder, che sono cittadini, associazioni, gruppi di interesse, organizzazioni non governative, imprese e altri attori che potrebbero essere influenzati o influenzare le decisioni e le politiche di comunità, consente di promuovere una governance partecipativa, aumentare la trasparenza e l’accountability delle decisioni prese dagli assessori o amministratori in genere. Inoltre, può favorire una migliore comprensione delle esigenze e delle aspettative di tutti, consentendo di adottare decisioni più informate e sostenibili.
“La condivisione con le associazioni di categoria – dichiara Michele Piccirillo, Presidente della Confesercenti della provincia di Brindisi – implica che gli amministratori in genere, siano essi sindaci o assessori al ramo – debbano impegnarsi a coinvolgere tali attori nelle fasi decisionali rilevanti, con modalità che saranno ritenute più idonee, fornendo informazioni pertinenti, ascoltando le loro opinioni e considerando i loro interessi prima di assumere una decisione definitiva. Tutto ciò, a Brindisi e in alcuni Comuni della provincia, non è accaduto completamente o per nulla. Auspichiamo, nel pieno interesse di tutti, comunità ed esercenti delle varie attività commerciali interessate dal fenomeno della ‘movida’, che si trovi insieme la soluzione più idonea al benessere collettivo”.