Vittime sul lavoro, CONFIL: “I dati INAIL del primo semestre 2023 evidenziano luci e ombre nella sicurezza sul lavoro, meno infortuni, più malattie professionali, numero morti preoccupante”
“I dati pubblicati dall’Inail relativi alle denunce di infortunio sul lavoro nel primo semestre 2023 nel confronto rispetto a gennaio-giugno 2022 registrano una riduzione significativa del numero di incidenti sul lavoro e un aumento delle malattie professionali, mentre rimane preoccupante l’andamento degli infortuni mortali”. Cosi il segretario generale della CONFIL-Confederazione Italiana Lavoratori, il pugliese Luigi Minoia, ha commentato i dati dell’Inail nel corso di un incontro con il gruppo dirigente dell’organizzazione pugliese e il presidente dell’associazione MAI PIU’ Vittime Sul Lavoro, Giuseppe Filannino.
La pubblicazione dei dati dell’Inail segnala, infatti, un calo del 22,4% degli infortuni sul lavoro nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (296.665 casi rispetto a 382.288 ) con 13 vittime in meno (450-463), di cui sei morti in meno in Puglia.
“Si tratta di numeri pur sempre elevati – ha sottolineato il presidente di MAI PIU’ Vittime Sul Lavoro, Giuseppe Filannino – che devono vedere il mondo produttivo, soprattutto le aziende e le istituzioni impegnate a garantire sicurezza ai tutti i lavoratori. La nostra associazione nasce per sensibilizzare la società verso un problema che affligge in modo drammatico il mondo del lavoro”.
E’ considerevole l’aumento delle denunce di malattie professionali: sono 38.042 nel primo semestre 2023, quasi settemila in più rispetto allo stesso periodo del 2022. “ Questo incremento – afferma il segretario generale Confil Luigi Minoia – pur rilevando le difficili condizioni di lavoro nel nostro paese, evidenzia una maggiore consapevolezza dei lavoratori nel richiedere il riconoscimento del diritto all’indennizzo da parte dell’Inail, grazie anche al forte impegno della Confil. Le patologie del sistema osteo-muscolare, del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare il numero maggiore di malattie professionali denunciate. Su questo fronte – conclude Minoia – stiamo sollecitando il Parlamento e l’Inail affinchè siano tabellate nuove patologie, inspiegabilmente ignorate. Di qui il nostro impegno di sviluppare la cultura della prevenzione e di garantire una maggiore informazione ai lavoratori sull’assistenza medico-legale in quanto ancora oggi molto spesso i diritti restano non conosciuti e quindi inespressi”.