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Polo BiblioMuseale di Brindisi, parte la rassegna “DONNE IN SCENA” con “I racconti di Parvana” di Nora Twomey

Polo BiblioMuseale di Brindisi, parte la rassegna “DONNE IN SCENA” con “I racconti di Parvana” di Nora Twomey

Nella settimana internazionale dedicata alla Donna, sabato 12 marzo 2022,, alle ore 18.00, al Museo Archeologico “Ribezzo”, in piazza Duomo – Brindisi, sarà proiettato il film d’animazione anche per adulti “I racconti di Parvana”, basato sul romanzo “Sotto il burqa” di Deborah Ellis.
La rassegna cinematografica “DONNE IN SCENA”, con cineforum di dibattito e approfondimento conclusivo, prevede appuntamenti di approfondimento dedicati a Afghanistan: storie e volti di Donne in collaborazione con le Associazioni – Io Donna, ANPI, AUSER, FIAB, WG Academy – per la conoscenza e solidarietà con la condizione delle Donne afghane. Altri e successivi appuntamenti in rassegna interesseranno tematiche socio-culturali e problematiche femminili.
Il film racconta la storia di Parvana, una bambina di 11 anni che cresce nell’Afghanistan del 2001 sotto il regime dei Talebani, in una famiglia obbligata dalle terribili circostanze a vivere secondo regole in cui non crede. Le donne sono obbligate a restare in casa e non possono uscire se non accompagnate da un uomo, e l’unico uomo della casa è il vecchio padre malato della piccola, un ex insegnante che mal sopporta un regime così gretto, e non manca di istruire le donne della famiglia. Quando l’uomo viene ingiustamente arrestato, Parvana si travestirà da ragazzo per garantire la sopravvivenza della famiglia…
La storia di Parvana non è in sé una storia reale, ma lei rappresenta un personaggio che ha le caratteristiche desunte dalle tante storie reali che l’autrice del libro ha ascoltato nei campi profughi.
Il popolo afghano sta affrontando la più grave crisi umanitaria degli ultimi 40 anni di guerra senza fine, il califfato dei Talebani vieta alle donne di accedere all’istruzione, di lavorare, di praticare sport e viaggiare se non accompagnate da un uomo della famiglia. Le sanzioni imposte e il blocco dei finanziamenti impediscono, di fatto, alla popolazione di ricevere aiuti umanitari. Come denunciato dalle Nazioni Unite, la fame, il freddo e il collasso dell’economia mettono a dura prova la sopravvivenza di 24 milioni di persone. I genitori vendono i loro organi per sfamare i figli e ci sono famiglie costrette a vendere figli/e per non morire di fame.
Le Associazioni partner del Museo Ribezzo, solidali con la lotta delle donne afghane e riunite nella Coalizione “Stand up for Change with Afghan Women”, sono da mesi impegnate a Brindisi nella raccolta fondi per il progetto “Vite Preziose”, coordinato dal CISDA (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane) in partenariato con l’organizzazione afghana HAWCA (Humanitarian Assistance for Women and Children of Afghanistan).
E’ stata già raccolta e inviata al CISDA la somma di € 2.050.00, destinata ai centri legali e alle dimore segrete che accolgono e proteggono le donne vittime di violenza domestica. Le donne afghane continuano a lottare e la raccolta fondi prosegue.
L’ingresso al Museo “Ribezzo” è gratuito, nel totale rispetto della normativa sanitaria antiCovid 19 vigente (mascherina FFP2 e Green Pass rafforzato).

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