“Il G7 a Fasano non è la vetrina internazionale che vogliamo per la nostra Regione”
Il Cobas Brindisi denuncia allarmato il singolare entusiasmo delle Amministrazioni locali e regionali per il G7 che si svolgerà in Puglia in Giugno.
Il Cobas lancia un appello ad associazioni e movimenti, sindacati di base, cittadini, per organizzare insieme una assemblea regionale da tenersi a Fasano nelle prossime settimane.
L’assemblea servirà a discutere contenuti che ci riserva l’anno di presidenza del G7 affidato all’Italia e la conseguente organizzazione di iniziative pubbliche per contrastarli.
Appuntamento del G7 in Puglia ricordiamo che vivrà di una serie di avvenimenti minori ed il principale dal 13 al 15 Giugno 2024 si svolgerà a Borgo Egnazia-Fasano in provincia di Brindisi.
Siamo inoltre convinti che la scelta della Puglia da parte del Governo Italiano come sede per il G7 non sia legata alle bellezze naturali ma piuttosto per un territorio sempre più attraversato da ulteriore percorsi di militarizzazione; vedi Brindisi che invece di liberare il porto interno dalle servitù militari l’Autorità Portuale assegna 500 metri di banchina alla Marina Militare per ospitare la nuova portaerei “Trieste”, mentre da Taranto la portaerei Cavour riparata nei cantieri navali di Palermo viene spedita a fare esercitazioni militari davanti le coste Cinesi.
Ricordiamo che la Puglia è anche lavoro precario malpagato e disoccupazione giovanile che ne fa il serbatoio ideale a cui attingere per aumentare e rinnovare i quadri delle Forze Armate .
Il tutto avviene anche attraverso il ruolo connivente di Università e sistema scolastico nazionale e pugliese che si presta alle esigenze delle Forze Armate nel quadro delle attuali e future missioni all’estero.
Puglia ,Campania, Sicilia, contribuiscono per il 60% agli effettivi di tutte le Forze Armate e di Polizia.
La Puglia è la regione italiana “competente” militarmente per l’area “Mediterraneo-M.Oriente” e oltre (vedi “sistema comando MUOS- droni Sigonella); lo strumento operativo è una risorta Nato ad uso e consumo degli Stati Uniti e dei suoi programmi di aggressione militare ed economica .
Il governo Meloni ci ha portato quindi la guerra in casa.Non solo per il reiterato impegno militare in Ucraina, anche per l’utilizzo delle Basi italiane a sostegno di Israele nella guerra di sterminio del popolo palestinese.
Guerra che va fermata oltremodo, bloccando le Basi, i porti, le fabbriche d’armi, gli apparati militari e il governo, complici deliberati dell’orrore genocida dei palestinesi.
Tutte e tutti siamo chiamate/i a contribuire a fermare la guerra con il cessate il fuoco, lo scambio ostaggi/prigionieri e subito per l’apertura di un negoziato internazionale che riconosca la Palestina Libera.
Il governo Meloni con la vetrina del G7 in Puglia intende riaffermare l’affidabilità e la fedeltà dell’Italia alla Nato e al sistema neo liberista, alla guerra e all’economia di guerra, alle restrizioni sociali e alle libertà conclamate, alla negazione dell’accoglienza ai migranti e coi famigerati accordi su deportazione-rimpatri.
Dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia , a Fasano, non è festa : facciamo del nostro meglio contro i signori della guerra, per l’umanità.