La “storia-affronto” su Instagram del prof Luca Dell’Atti al premier Giorgia Meloni, dalle polemiche alle pubbliche scuse
Polemiche e disagi nelle ultime ore ad Ostuni e nel mondo politico per una storia sul social network Instagram pubblicata dal professore Luca Dell’Atti, presidente del Museo delle civiltà preclassiche nomina ricevuta lo scorso 27 dicembre nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco della Città Bianca. L’immagine consisteva in una foto della premier Giorgia Meloni a testa in giù, un messaggio non esplicitamente spiegato ma che aveva l’implicito significato su una eventuale collegamento alla stessa sorte, per la Primo Ministro Italiana, della fine fatta da Benito Mussolini in Piazzale Loreto. Lo scivolone del professionista ha sollevato polveroni e parole di sdegno dalla politica locale, soprattutto per il ruolo ricoperto dall’autore.
Il coordinatore provinciale e consigliere regionale di FdI, Luigi Caroli ha così commentato: “Siamo di fronte ad un gesto vergognoso di una gravità inaudita ed è necessario che il sindaco di Ostuni e l’Amministrazione provvedano immediatamente a revocare l’incarico conferito da poco a chi ha pubblicato quella foto. Bisogna creare le condizioni per una nuova ‘agibilità democratica’ all’interno del consiglio di amministrazione del museo. Altrimenti ci sarebbero troppi condizionamenti. Faccio appello immediato al sindaco che possa così come lo ha nominato possa rimuoverlo. Sono convinto che il primo cittadino comprenderà l’esigenza senza perdite di tempo di rimuovere chi ha pubblicato quella foto”.
Commento pesante anche da parte del deputato Paolo Iaia (Fratelli d’Italia): “Se un uomo di cultura, quale dovrebbe essere ed il condizionale è d’obbligo il presidente di un Museo, arriva a pubblicare la foto di una persona, di una donna, peraltro presidente del Consiglio, a testa in giù è di tutta evidenza che non possa continuare a rivestire un incarico pubblico. Deve andare a casa a fare altro. La foto della premier Giorgia Meloni, pubblicata tra le storie del profilo Instagram di Luca Dell’Atti, presidente del museo di Ostuni, è semplicemente vergognosa. Ritengo sia un’offesa inaccettabile nei confronti dell’istituzione che Meloni rappresenta e nei confronti di un politico e di una donna che ce la sta mettendo tutta per cercare di risollevare le sorti dell’Italia, nonostante le pretestuose avversità messe in campo anche anche da questi personaggi di ‘cultura’ , capaci solo di puntare il dito contro gli altri”.
IL COMUNICATO STAMPA E LA POSIZIONE UFFICIALE DEL COMUNE DI OSTUNI
L’amministrazione comunale di Ostuni prende in maniera chiara e netta le distanze da quanto pubblicato sui suoi profili social dal Prof. Luca Dell’Atti, presidente dell’Istituzione Museo Civico di Ostuni.
“Sin dal mio insediamento” spiega il Sindaco di Ostuni, Angelo Pomes “grazie al lavoro della Giunta, di tutte le forze politiche che compongono la maggioranza e della macchina amministrativa, anche attraverso un dialogo costruttivo con le forze di opposizione, abbiamo avviato un percorso nuovo che ha come obiettivo quello di riportare la nostra Città ad essere protagonista nel panorama locale e nazionale.
Ovviamente non è quanto apparso oggi sulla rete il motivo per il quale vogliamo che si parli di Ostuni e delle sue istituzioni.
Stiamo facendo ogni sforzo per restituire credibilità alle Istituzioni e per recuperare la fiducia dei cittadini, messa a dura prova negli ultimi anni.
Questa circostanza rappresenta un danno all’immagine della nostra città ed al percorso virtuoso avviato che non possiamo permettere a nessuno di mettere in discussione.
Certo spiace dal punto di vista umano ma ancora più incomprensibile appare l’accaduto alla luce delle riconosciute qualità culturali e professionali dell’interessato per le quali è stato individuato per presiedere l’importante istituzione museale.
Ribadisco, pertanto, la piena presa di distanza da quanto pubblicato a titolo personale dal presidente del Museo e, in attesa di incontralo per gli opportuni chiarimenti, mi riservo di assumere ogni e qualsiasi decisione per tutelare l’istituzione e tutto il lavoro portato avanti in questi mesi dall’amministrazione comunale”.
LA NOTA STAMPA DI SCUSE DEL PROF DELL’ATTI
All’on. Giorgia Meloni porgo le mie scuse umane, sincere e sentite per l’immagine di pessimo gusto che ho, improvvidamente, postato sulle mie storie instagram. L’ho fatto sull’impeto di una critica (poco attenta nelle modalità) sulle posizioni assunte dalla presidente del Consiglio con riferimento alla “giornata del ricordo”. La leggerezza del mio gesto mediatico non ha nulla a che fare con la mia personalità, tutt’altro che violenta. La mia famiglia, la mia storia politica, la mia professione, le mie amicizie dimostrano la mia completa lontananza da modalità e messaggi violenti di qualunque tipo. In parole più chiare: per i miei valori e la mia sensibilità, non potrei neppure concepire di augurarmi la morte di qualcuno.
Mi scuso con tutte le persone che mi stimano e conoscono, con l’istituzione Museo e il Comune di Ostuni se, per una superficialità istintiva, ho dato a qualcuno la possibilità di mettere in dubbio la mia serietà, professionalità, capacità di gestione politica e amministrativa. Una storia instagram, però, non ha a niente a che fare con la gestione del Museo di Ostuni. Riconosco la totale inopportunità della pubblicazione, che infatti ho provveduto a rimuovere, ma respingo qualunque accusa relativa alla “agibilità democratica” della gestione del Museo, come qualcuno ha detto. Ripeto: si è trattato di uno scivolone di cattivo gusto, che ha trovato luogo su un social, che (per ragioni anche anagrafiche) sono abituato a gestire come uno spazio personale. Non certo in pubblica piazza, o sui giornali o ancora nell’esercizio delle mie funzionai di rappresentanza del Museo.
La dimensione mediatica (e in particolare la gogna a cui vengo esposto in queste ore) è del tutto sproporzionata all’effettività del gesto, in considerazione del luogo, del momento e del canale tramite cui è stato veicolato. Ecco perché, una volta di più, mi scuso, con autentica convinzione, ma non sono disposto a consentire che la mia persona e la mia figura siano infangate per una reazione mediatica indebita e fuori controllo.
SULLA QUESTIONE SONO INTERVENUTI LA DEPUTATA DI ITALIA VIVA MARIE ELENA BOSCHI ED IL MINISTRO DELLA CULTURA SANGIULIANO
La deputata DI Italia Viva Maria Elena Boschi è intervenuta sulla questione di Dell’Atti considerando “dovute, anche se tardive, le scuse di Dell’Atti a Meloni. È inconcepibile che le posizioni politiche e il dissenso, seppur aspro, possano sfociare nell’istigazione alla violenza e arrivare all’uso di immagini che rievocano un periodo storico fortunatamente passato».
Più duro il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: “Il museo di Ostuni è civico e non appartiene al Ministero della Cultura ma questo non mi esime dal dire che chi presiede un museo, sia esso statale, privato, diocesano o civico, come nel caso di specie, ha il dovere verso la comunità di non esprimere in alcun modo opinioni offensive e di rispettare le istituzioni, consentendo al pubblico di godere del patrimonio culturale sotto la sua custodia senza pregiudizi ed evitando posizioni che non sono appropriate a un ruolo così cruciale nella formazione dell’identità nazionale. Pertanto condanno fermamente il gesto del presidente del museo civico di Ostuni, che ha dimostrato di non essere all’altezza del compito che riveste, rispetto al quale poco mitigano le sue scuse. Al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tutta la mia vicinanza e solidarietà”.