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Anteprima per l’8 marzo di “Noi…donne libere”, il nuovo film del regista Antonio Patisso di Oria sulla forza delle donne violate in uscita a novembre

Anteprima per l’8 marzo di “Noi…donne libere”, il nuovo film del regista Antonio Patisso di Oria sulla forza delle donne violate in uscita a novembre

La “Giornata Internazionale della donna” è l’occasione per il regista Antonio Patisso, originario di Oria, di presentare, come di consueto, un lavoro o una ispirazione dedicato alla forza delle donne e soprattutto alla condanna contro chi perpetra violenza contro di loro. Anche in questo anno 2024 Patisso si è dedicato alla realizzazione di una nuova opera filmica dal titolo “Noi… donne libere” prodotto da Angelo Dell’Aquila video produzioni con la partecipazione dell’attrice doppiatrice Enza Merico. Il film vedrà la luce il prossimo novembre in occasione di un’altra importante ricorrenza, la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, che cade il giorno 25 del penultimo mese dell’anno. La lavorazione della pellicola avrà inizio ad ottobre 2024 mentre, per questo 8 marzo, Patisso ha voluto comunque presentare una importante anteprima dello stesso film, il video che vedete in apertura di questo articolo. Questa la sinossi:
“‘Noi…donne libere’ è un cortometraggio che nasce dalla volontà delle donne di vivere e di scegliere con la propria libertà di pensiero.
L’anteprima del film che avverrà l’8 marzo 2024 come consuetudine in ricorrenza alla giornata dedicata alla festa della donna.
Vi sarà la rappresentazione del monologo di una donna, una delle tantissime donne, che purtroppo hanno subito violenze fisiche e psicologiche.
Il film : ‘Noi… donne libere’ verrà poi trasmesso in occasione della giornata contro la violenza sulle donne il 25 novembre 2024.
Da come si evince la donna è sofferente sia fisicamente ma anche d’animo; questa sua sofferenza è dovuta dalle percosse ricevute da un suo conoscente, il quale dopo aver capito che la donna era interessata solo ed esclusivamente ad una semplice amicizia, lui ormai ossessionato da lei , decide di sfigurare la sua bellezza affinché non possa essere di nessun altro .
La donna lancia un messaggio, lo fa durante una passeggiata al mare d’inverno.
Nel suo monologo utilizza metafore ed assonanze relative al mare e ai colori della vita, che altro non sono le emozioni che la vita stessa ci regala .
Infatti sceglie il mare per augurare a tutte le donne di essere vigili e padrone della propria libertà. Di non essere usate e prese in considerazione come se fossero un oggetto di uso comune, ma bensì di essere libere di vivere la propria vita senza condizioni, di essere libere di far prevalere i propri diritti.
Il regista del film dice :
<<Le donne sono le nostre nonne, le nostre mamme, le nostre sorelle, le nostre mogli, le nostre figlie, le nostre amiche, le nostre colleghe di lavoro e bisogna renderle un bene prezioso, risaltarlo, valorizzarlo e rispettarlo.
Buon 8 marzo a tutte le donne, anche a quelle che non sono più con noi >>.”

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