Fasano, contributo affitti, Il governo Meloni elimina i fondi, l’Amministrazione comunale interviene
Il Comune di Fasano si è attivato per garantire ai cittadini più vulnerabili il diritto alla casa, a seguito dell’eliminazione degli stanziamenti per i contributi agli affitti su base ISEE da parte del governo Meloni.
Nella riunione della Giunta municipale tenutasi ieri, giovedì 4 luglio, è stata deliberata l’allocazione di 170.000 euro per finanziare un avviso anche per il 2024 (relativo all’annualità 2022), a sostegno delle famiglie in difficoltà. Questo importante sostegno sarà finanziato interamente dal Comune, dimostrando la ferma convinzione dell’Amministrazione di sostenere soprattutto chi si trova in condizioni di disagio e nel dovere di redistribuire la ricchezza a vantaggio di tutti.
«Abbiamo deciso di sostituirci al Governo – dice il sindaco Francesco Zaccaria – che ha incomprensibilmente tagliato i fondi per uno dei diritti più importanti per ogni essere umano: la casa. Ci è sembrato profondamente ingiusto e per questo abbiamo deciso di finanziare con fondi comunali il bando per i contributi sull’affitto da erogare su base ISEE. Desidero ringraziare i consiglieri e gli assessori che hanno condiviso questa decisione – continua il Sindaco -, così come l’assessore Cinzia Caroli per il suo impegno e la struttura dei Servizi sociali comunali guidata dalla dottoressa Marisa Ruggiero, che si occuperà presto di pubblicare il bando e rendere operativo questo provvedimento. Il Comune di Fasano continuerà a lavorare per garantire il diritto alla casa a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, dimostrando una volta di più la sua ferma volontà di tutelare i più deboli della società»».
«È doveroso per un’Amministrazione che voglia mettere al centro gli interessi delle persone più fragili, intervenire concretamente a sostegno dei cittadini – dice l’assessore ai Servizi Sociali Cinzia Caroli -. Questi fondi gravemente e inspiegabilmente tagliati dal Governo centrale, hanno gettato nello sconforto tutti i comuni, si è dovuto correre ai ripari velocemente con variazione di bilancio e risparmiando su altri capitoli al fine di recuperare le risorse necessarie. La speranza è che da Roma possa essere rivista questa decisione che ha ripercussioni molto pesanti proprio sulle fasce di popolazione che al contrario dovrebbero essere maggiormente tutelate».