“La Guerra del Vino”: uno spettacolo teatrale per rievocare la memoria delle lotte contadine del Nord Salento
La storica Villa Neviera di Cellino San Marco, già del marchese Antonio De Viti De Marco, grande economista e meridionalista, oggi di proprietà di Cantine Due Palme diventerà il palcoscenico dello spettacolo teatrale “𝐋𝐚 𝐆𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐕𝐢𝐧𝐨”.
Lo spettacolo, organizzato da Cantine Due Palme in collaborazione con l’Associazione Culturale “Kelainos” di Cellino San Marco e liberamente tratto dall’omonimo libro di Alfredo Polito e Valentina Pennetta, si svolgerà il prossimo 1° agosto 2024 dalle ore 20:30.
Protagonisti della serata:
𝐅𝐚𝐛𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐒𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐚𝐧𝐧𝐨: attore, narratore e regista
𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐒𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐨𝐧𝐞: violoncellista e compositore delle musiche originali
Lo spettacolo ci riporterà al 9 settembre 1957, quando i contadini esasperati dal crollo del prezzo delle uve scesero in piazza a San Donaci, Cellino San Marco e in molte piazze del Nord Salento. Quella data, segnata dalla violenza della forza pubblica che aprì il fuoco sulla folla, lasciò tre braccianti a terra. “La Guerra del Vino” rievoca quella pagina nera della storia attraverso il teatro, dedicato al recupero della memoria delle lotte contadine che segnarono intere comunità nel brindisino e nel Nord Salento.
A sessant’anni dalla sanguinosa vendemmia del 1957, vogliamo segnare un processo di riappropriazione della memoria collettiva, per non dimenticare il sanguinoso percorso che ha segnato gli esordi della storia vinicola di Puglia, anche con il racconto di quelle vicende dalla viva voce di chi le ha vissute in prima persona.
La serata si concluderà con una degustazione di bollicine prodotte da Cantine Due Palme, per un evento imperdibile interamente dedicato al teatro, alla memoria e al buon vino.
Il fondatore di Cantine Due Palme, l’enologo Angelo Maci ha dichiarato: «Sono profondamente convinto che sensibilizzare sui temi che hanno determinato la presa di coscienza dell’autonomia produttiva e delle potenzialità della nostra terra sia fondamentale. Il vino e la sua tradizione millenaria sono parte integrante della nostra identità, e attraverso eventi come questo possiamo celebrare e preservare la nostra storia, riconoscendo il sacrificio di chi ha lottato per il futuro che oggi possiamo vantare».