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Aggressione 18enne, la Polizia risale agli autori, denunciati 2 minori, dietro le botte un incomprensibile “passatempo”

Aggressione 18enne, la Polizia risale agli autori, denunciati 2 minori, dietro le botte un incomprensibile “passatempo”

Si iniziano a delineare i  contorni della vicenda che ha coinvolto un 18enne brindisino picchiato a sangue nella serata di ieri, giovedì 22 agosto 2024, in pieno centro storico a Brindisi poco prima delle 21. Una vicenda che nel giro di poche ore ha fatto indignare non solo le persone che hanno assistito all’aggressione, ma anche tanti brindisini, solidali con il giovane ferito che dai social si sono detti più che indignati dall’accaduto. Gli agenti intervenuti sono comunque già risaliti agli aggressori, due minorenni, per i quali è scattata una denuncia per lesioni personali in concorso.
Secondo quanto ricostruito dalla Sezione volanti della Polizia di Stato, alla base della mattanza ci sarebbe una sorta di sfida violenta secondo la quale gli aggressori hanno intimato al 18enne di picchiarli, addirittura con l’uso di una bottiglia di vetro da raccogliere per terra e rompere per farla diventare appuntita e tagliente, pena per una eventuale rinuncia del malcapitato, subire a sua volta violenza. A quel punto, al rifiuto della vittima due dei giovani sfidanti, che erano in tre, hanno accerchiato, bloccato e picchiato il giovane mentre il terzo complice restava a guardare. Come noto alcuni passanti hanno visto il 18enne fuggire da tre coetanei con il volto insanguinato e dato l’allarme chiamando la polizia, mentre il giovane ha raggiunto un locale di via Filomeno Consiglio  entrandoci per sfuggire agli aggressori che a quel punto si sono allontanati. Gli agenti di pattuglia hanno così raggiunto la vittima facendosi raccontare l’accaduto mentre i sanitari del 118, chiamati sul posto, hanno prima soccorso il ferito che riportava contusioni, escoriazioni e lividi. La polizia è risalita velocemente ai due autori dell’aggressione, individuati ed agganciati proprio nel Pronto soccorso dell’ospedale Perrino dal quale sono poi stati trasferiti in caserma per essere ascoltati su quanto era accaduto. Sfida di coraggio o prova di forza che sia il rischio è che se questo genere di situazioni dovessero ripetersi ci si potrebbe trovare di fronte ad un vero e proprio allarme sociale. 

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