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Consorzio ATS BR1: “Capitolati dei servizi – Riscontro Articoli pubblicati dalla stampa locale – infondate le accuse di scarsa trasparenza”

Consorzio ATS BR1: “Capitolati dei servizi – Riscontro Articoli pubblicati dalla stampa locale – infondate le accuse di scarsa trasparenza”

La settimana scorsa la stampa locale ha riportato dichiarazioni rilasciate da alcuni consiglieri comunali di Brindisi che, in relazione alle gare di servizi pubblicate il 20 Agosto, accusano lo scrivente Consorzio di adottare le procedure d’urgenza in modo improprio ed evidenziano un comportamento poco trasparente sul tema.
Occorre preliminarmente precisare, rispetto alle motivazioni che determinano l’adozione delle procedure di appalto in via d’urgenza, che il Consorzio ATS BR1 arriva e continuerà ad arrivare in ritardo su tutte le procedure poiché, come si è avuto modo di esternare in pubblico in numerose occasioni, si tratta dell’unico ente pubblico locale in Italia che ha in dotazione organica un solo dipendente amministrativo. A ciò si aggiunga, giusto per confermare la situazione difficilissima, che tutte le progettualità del PNRR – che il Comune di Brindisi gestiva grazie al lavoro di un intero settore composto da sei unità – sono state trasferite al Consorzio senza il relativo passaggio di una sola risorsa umana. A queste progettualità si sono sommate anche quelle del Comune di san Vito dei Normanni, pure in questo caso senza passaggio di personale, come è pure comprensibile in considerazione del sottodimensionamento organico dei due enti.
I ritardi sulle attività ordinarie generano, come è comprensibile, condizioni emergenziali senza soluzione
di continuità.
Detto ciò, nel caso di specie, le procedure di gara erano sottoposte a carattere d’urgenza per altri motivi: e cioè perché erano già andate deserte successivamente alla prima pubblicazione che aveva avuto scadenza il 9 Giugno. Da questa circostanza si desume che tutti gli operatori economici interessati conoscessero bene la vicenda e fossero tranquillamente al corrente della circostanza in base alla quale vi sarebbe stata una rimodulazione dei bandi e una loro ripubblicazione. Non solo: la parte di capitolato concernente le modalità organizzative dei servizi era stata discussa in due sedute della Cabina di Regia e dunque era stata condivisa con tutte le OOSS, nonchè con le rappresentanze del Terzo settore che avevano avuto modo di informare tutti gli interessati circa il carattere di urgenza e i termini di pubblicazione. Inoltre, i capitolati così rivisti, prima della pubblicazione del 20 Agosto, erano stati nuovamente condivisi, sempre con le4OOSS e con il Terzo settore in via epistolare.
A ciò si aggiunga che la pubblicazione delle gare sulla piattaforma MEPA permette a tutti gli operatori di accedere alle informazioni con un click, senza aspettare di consultare l’albo pretorio; e consente di porre tutti i quesiti ritenuti opportuni perché nel frattempo esiste un servizio apposito che riceve le domande in qualsiasi momento e che fornisce le dovute risposte e permette agli interessati di completare in modo corretto le proprie proposte di candidatura.
Va precisato che l’allungamento dei periodi di proroga genera un aumento dei costi e non una diminuzione: ciò accade perché la diversa organizzazione dei servizi che è alla base delle nuove gare permette di accedere a finanziamenti esterni che permettono di risparmiare sull’approvvigionamento di risorse proprie dell’ente. Per questo motivo, per quanto possibile, si è cercato di pubblicare il prima p ossibile, anche perché le risorse proprie del bilancio destinato allo scopo sono ormai esaurite.
Ben venga, dunque, la segnalazione al Prefetto di Brindisi: sarebbe l’occasione giusta per fare piena luce sull’andamento gestionale del Consorzio, sulla sua organizzazione e sulla appropriata attribuzione delle competenze.

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