Fondazione San Raffaele Ceglie, i sindacati: “Ferie forzate e mancato rispetto dei livelli assistenziali”
Comunicato a firma dei sindacalisti Luciano Quarta per FP CGIL Brindisi Flavia Ciracì per CISL FP Taranto Brindisi e Luca Facecchia per UIL FPL Brindisi relativa alle condizioni dei lavoratori del San Raffaele. Di seguito il testo:
“Ferie forzate e calo dei livelli assistenziali, ancora una volta registriamo decisioni unilaterali ad opera del Management della Fondazione San Raffaele, che ha come unico scopo quello del profitto ad ogni costo.
Informeremo della situazione il TAR , che in questi giorni si deve esprimere sulle delibere dell’ASL di Brindisi e sulla gestione Pubblica del Centro, di quanto sta accadendo in queste ore all’interno della struttura.
Non c’è pace per le lavoratrici, i lavoratori e pazienti del Centro di Riabilitazione di Ceglie. Di fatto a seguito del lieve calo dei ricoveri messo in atto dalla ASL di Brindisi mirato a garantire un’adeguata assistenza sanitaria a circa 60 pazienti, la Fondazione decide arbitrariamente di far lavorare il personale sanitario sottorganico, obbligando lo stesso ad accedere a ferie d’ufficio, non curante del monte ore a debito già accumulato.
Appare pleonastico affermare che la riduzione dei pazienti avrebbe dovuto assicurare finalmente una condizione di assistenza sanitaria adeguata all’utenza, al contrario obbligare il personale sanitario a restare a casa, palesa un’azione unilaterale ed irresponsabile per parte datoriale che ha come unico interesse quello di ridurre i costi di gestione, non curante dei livelli assistenziali e dei carichi di lavoro.
Stesso “modus operandi ” è stato introdotto per gli operatori del CUP che a rotazione sono stati lasciati a casa, anche in situazioni di ferie già fruite generando un debito orario nei confronti dell’Azienda.
Dopo aver reiterato come Organizzazioni Sindacali, in diverse sedi istituzionali, le difficili condizioni di lavoro all’interno della suddetta Struttura Sanitaria ed ancora non risolte per evidente mancanza di volontà della Fondazione San Raffaele, riscontriamo un accanimento sul personale e sui pazienti forse rei di aver chiesto adeguate condizioni di lavoro e livelli di assistenza dignitosi.
Evidentemente, La Fondazione San Raffaele conferma che l’unico scopo è il profitto e non la salute dei pazienti.
Tanto premesso riteniamo che questa ferita aperta nel territorio di Brindisi vada rimarginata al più presto, revocando definitivamente la gestione alla Fondazione San Raffaele e ripristinando la gestione in capo alla proprietà Pubblica, assorbendo altresì tutto il personale al suo interno secondo la legge regionale n. 21/2024.”