Compravendita di voti elettorali per trenta “denari” e furti con cavallo di ritorno, in carcere 5 brindisini presunti responsabili
Si parla di voto elettorale in cambio di 30 euro. Emerge anche la politica tra le presunte accuse che hanno portato all’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, nell’ambito di una inchiesta relativa a furti d’auto, alcuni dei quali con cavallo di ritorno, a firma del gip Barbara Nestore , su richiesta della Procura di Brindisi nei confronti di 5 brindisini il 53enne V.C., il 30enne A.C., il 54enne C.M., il 35enne F.P. e il 42enne G.P. che però non risponde del reato associativo mentre altri tre indagati sono ancora a piede libero.
Le indagini condotte del Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Brindisi si sarebbero concentrate su episodi avvenuti fra gennaio e ottobre 2023. V.C:, il 53enne già condannato in un primo grado proprio in merito a furti d’auto, sarebbe secondo le accuse il responsabile del gruppo dedito ai reati. In qualità di coordinatore avrebbe individuato i veicoli da rubare e il quantitativo di denaro, some del calibro di 700 euro, da chiedere ai proprietari delle auto per il cavallo di ritorno. Si parlerebbe di 27 mezzo tra auto, scooter, biciclette sottratte ai proprietari nel triango di Brindisi, Lecce, Taranto e relative province. I mezzi non riproposti ai proprietari potevano finire con l’essere rivenduti previo una modifica per eliminarne il possibile riconoscimento di furto.
La questione dei voti comprati vedrebbe il 54enne C.M. quale mandatario, da parte di una persona al momento non identificata, di procacciare voti in cambio delle 30 euro già citate, a cittadini ai quali per conferma del voto effettivo veniva richiesto di fotografare la scheda elettorale, all’interno del seggio e a favore di politici ancora non identificati .
Domani, venerdì 20 settembre, gli interrogatori di garanzia davanti al gip che ha visto la convocazione di altre nove persone su cui penderebbe la richiesta della misura cautelare del Pm.