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Piano strategico 2025-2027 di Enel, Pd: “L’azienda chiarisca cosa intende fare sui siti produttivi a carbone dismessi”

Piano strategico 2025-2027 di Enel, Pd: “L’azienda chiarisca cosa intende fare sui siti produttivi a carbone dismessi”

Comunicato stampa congiunto del consigliere regionale Maurizio Bruno e dei consiglieri comunali Francesco Cannalire, Alessio Carbonella e Denise Aggiano in merito alla presentazione del piano industriale Enel. Di seguito il testo:
<<L’odierna presentazione del Piano strategico 2025-2027 dell’Enel ancora una volta trascura di indicare al Paese, alle comunità locali, al mercato e alle forze sociali, qualsiasi concreta indicazione sul futuro dei siti produttivi a carbone di cui viene confermato il phase-out all’interno dell’impegno del gruppo al raggiungimento di emissioni zero.
Eppure parliamo di siti produttivi che hanno assicurato per decenni un contributo determinante al fabbisogno energetico nazionale, oltre ad essere stati un asset fondamentale per redditività prodotta negli equilibri economico-finanziari del gruppo. Siti produttivi che ancora oggi rappresentano per i territori interessati, a partire da Brindisi, un bacino occupazionale tra diretti e indotto certamente strategico.
Il sito di Brindisi meriterebbe ben altra considerazione da parte del Governo e dell’attuale management dell’Enel che, in realtà, appare del tutto indifferente alle sorti della nostra comunità locale che ha pagato per decenni un tributo altissimo dal punto di vista ambientale e sanitario alla produzione energetica a carbone.
Il territorio brindisino oggi rischia di pagare un ulteriore insopportabile prezzo sociale, economico e occupazionale ad una dismissione programmata da anni, che condividiamo e sosteniamo, ma che va accompagnata da un concreto e trasparente progetto di continuità produttiva ed occupazionale, mediante una riconversione ambientale sostenibile e tecnologicamente innovativa dei siti di Enel.
Ma di tutto ciò non vi è alcuna traccia del piano strategico di Enel 2025-27 molto più orientato, al netto del ribadito impegno verso le rinnovabili, a generare “margini in crescita” e “dividendi al rialzo”: questo è, probabilmente, il vero mandato che l’attuale Governo ha affidato al management di Enel, dimenticando del tutto che resta senza certezze e stabilità il futuro di migliaia di lavoratori e di intere comunità locali che meriterebbero ben altra attenzione e sensibilità.>>

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