Parcheggio Aeroporto, Confesercenti Brindisi: “Basta aumenti ingiustificati, si lavori per l’efficienza!”
La Confesercenti di Brindisi esprime forte contrarietà alla decisione dell’Amministrazione Comunale di aumentare, per l’ennesima volta le tariffe del parcheggio ex P8 Santa Maria del Casale, presso l’Aeroporto di Brindisi. Una decisione assunta con Delibera di Giunta n.27 del 31 gennaio e assunta con estrema superficialità, senza alcuna valutazione delle reali necessità economiche e gestionali, che si traduce, come sempre, nell’ennesimo peso economico imposto ai cittadini e ai visitatori della nostra città e del territorio. Ma soprattutto facendo riferimento ad un coefficiente Istat non valorizzato e comunque che non giustifica simili aumenti.
Dal 2018 a oggi, la tariffa giornaliera per la sosta è passata da 5,00 € a 12,00 €, un incremento sproporzionato che supera di gran lunga la naturale rivalutazione legata all’inflazione, che avrebbe dovuto portare il costo massimo a circa 6,15 €. Un aumento ingiustificato, tanto più se si considera che il parcheggio è automatizzato e privo di costi di personale, il che rende inaccettabile l’idea che il servizio debba pesare sempre più sulle tasche degli utenti. Ma il paradosso di questa circostanza è il confronto con il parcheggio P3 dell’Aeroporto di Bari, che con servizi analoghi, offre una tariffa giornaliera di 7,50 €, con sconti in pre-ooking fino a 6,50 €/giorno. Brindisi, invece, si distingue per
costi quasi doppi, senza offrire vantaggi reali agli automobilisti. La soluzione adottata dall’Amministrazione è l’emblema di una politica – prescindendo dal colore politico – che scarica costantemente i costi sui cittadini invece di cercare soluzioni innovative e sostenibili. Amministrare significa ottimizzare i servizi, non tartassare chi li utilizza.
Se l’intento è quello di rendere più sostenibile la gestione della Brindisi Multiservizi, allora il primo passo dovrebbe essere quello di migliorarne l’efficienza, ridurre sprechi e massimizzare le opportunità di utilizzo, anziché affidarsi esclusivamente a rincari che penalizzano cittadini, lavoratori e turisti.
L’aumento delle tariffe, oltre a gravare pesantemente sulle tasche dei fruitori, compromette anche la competitività dello scalo brindisino rispetto a quello barese. Con tariffe più convenienti e servizi migliori, l’aeroporto di Bari diventa sempre più attrattivo per i passeggeri, a discapito di quello di Brindisi. Il rischio concreto è che la conseguenza di queste decisioni di giunta portino alla progressiva riduzione della domanda e, di conseguenza, ad altre soppressioni di linee di volo con un danno irreparabile per il territorio.
Chiediamo all’Amministrazione di riconsiderare questa scelta, avviando un confronto con le associazioni di categoria, che per ora latita davvero – e non per nostre responsabilità – per trovare soluzioni più eque ed efficaci. L’obiettivo deve essere una gestione efficiente dei parcheggi e non una mera operazione di cassa a spese di chi vive e lavora in questa città e nel territorio.
Confesercenti Brindisi quindi si farà promotrice di una richiesta ufficiale di revisione del provvedimento e di un incontro con le istituzioni competenti, affinché si metta fine a questa politica di aumenti indiscriminati e si inizi a lavorare su strategie di sviluppo realmente utili per il territorio.
Dal 2018 a oggi, la tariffa giornaliera per la sosta è passata da 5,00 € a 12,00 €, un incremento sproporzionato che supera di gran lunga la naturale rivalutazione legata all’inflazione, che avrebbe dovuto portare il costo massimo a circa 6,15 €. Un aumento ingiustificato, tanto più se si considera che il parcheggio è automatizzato e privo di costi di personale, il che rende inaccettabile l’idea che il servizio debba pesare sempre più sulle tasche degli utenti. Ma il paradosso di questa circostanza è il confronto con il parcheggio P3 dell’Aeroporto di Bari, che con servizi analoghi, offre una tariffa giornaliera di 7,50 €, con sconti in pre-ooking fino a 6,50 €/giorno. Brindisi, invece, si distingue per
costi quasi doppi, senza offrire vantaggi reali agli automobilisti. La soluzione adottata dall’Amministrazione è l’emblema di una politica – prescindendo dal colore politico – che scarica costantemente i costi sui cittadini invece di cercare soluzioni innovative e sostenibili. Amministrare significa ottimizzare i servizi, non tartassare chi li utilizza.
Se l’intento è quello di rendere più sostenibile la gestione della Brindisi Multiservizi, allora il primo passo dovrebbe essere quello di migliorarne l’efficienza, ridurre sprechi e massimizzare le opportunità di utilizzo, anziché affidarsi esclusivamente a rincari che penalizzano cittadini, lavoratori e turisti.
L’aumento delle tariffe, oltre a gravare pesantemente sulle tasche dei fruitori, compromette anche la competitività dello scalo brindisino rispetto a quello barese. Con tariffe più convenienti e servizi migliori, l’aeroporto di Bari diventa sempre più attrattivo per i passeggeri, a discapito di quello di Brindisi. Il rischio concreto è che la conseguenza di queste decisioni di giunta portino alla progressiva riduzione della domanda e, di conseguenza, ad altre soppressioni di linee di volo con un danno irreparabile per il territorio.
Chiediamo all’Amministrazione di riconsiderare questa scelta, avviando un confronto con le associazioni di categoria, che per ora latita davvero – e non per nostre responsabilità – per trovare soluzioni più eque ed efficaci. L’obiettivo deve essere una gestione efficiente dei parcheggi e non una mera operazione di cassa a spese di chi vive e lavora in questa città e nel territorio.
Confesercenti Brindisi quindi si farà promotrice di una richiesta ufficiale di revisione del provvedimento e di un incontro con le istituzioni competenti, affinché si metta fine a questa politica di aumenti indiscriminati e si inizi a lavorare su strategie di sviluppo realmente utili per il territorio.