Confesercenti Brindisi: “Ordinanze e Piano della Sosta, una gestione senza logica che penalizza il commercio”
Non c’è in questa città e mai ci sarà, continuando di questo passo, un freno al peggio. Ancora una volta, infatti, le scelte dell’amministrazione comunale sembrano procedere in contrasto con le necessità reali della città e, in particolare, con quelle delle attività commerciali che costituiscono il cuore pulsante del centro storico, oltre che dei residenti. Le recenti ordinanze tecniche sulla viabilità, che impongono divieti di sosta e chiusure stradali per lavori pubblici già programmati, si scontrano apertamente con le misure, dal tono fortemente politico e programmatico, adottate dal recente nuovo Piano della Sosta, generando un cortocircuito tra politica e uffici tecnici, con
conseguenze pesantissime per commercianti e residenti.
A partire dal 4 febbraio 2025 e fino al 21 marzo 2025, un’ampia area del centro cittadino, nei presi di Palazzo di Città, sarà interessata da un divieto di sosta con rimozione forzata, dalle 6:00 alle 17:00, per consentire l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria su beni immobili comunali.
Parallelamente, un’altra ordinanza dirigenziale ha imposto dal 3 febbraio al 3 marzo 2025 la chiusura al traffico e il divieto di sosta su una zona limitrofa, Via Congregazione, Vicolo Amena e parte di Via Filomeno Consiglio, per lavori di posa in opera di cavi elettrici.
Due provvedimenti che limitano di tanto qualsiasi forma di pianificazione per i commercianti e per i cittadini. Mentre con questi provvedimenti si eliminano per alcune settimane decine di posti auto, peraltro in una città già gravemente carente di parcheggi, contemporaneamente si chiedono ai cittadini e lavoratori di sottoscrivere abbonamenti di parcheggio più onerosi, aumentando le tariffe orarie e prolungando la fascia oraria della sosta a pagamento. Un controsenso evidente che non può passare inosservato.
“Confesercenti Brindisi denuncia con forza la totale assenza di una visione strategica nella gestione della città – afferma il presidente provinciale Michele Piccirillo – perché se i lavori pubblici sono necessari e già programmati, altrettanto necessaria è una loro pianificazione che tenga conto delle esigenze del tessuto economico cittadino. Il commercio di prossimità, le attività turistiche e l’attrattività del centro storico non possono essere così sacrificati e adottate senza un reale confronto con le parti sociali e senza considerare gli effetti devastanti che tali provvedimenti hanno sulla vita economica della città. Sarebbe stato sufficiente non accorpare questi lavori nello stesso periodo, ma
ancor di più sarebbe stato meglio non programmare gli aumenti sconsiderati per la sosta a pagamento dei veicoli nel centro cittadino. In un momento già critico di suo per il commercio, ulteriori ostacoli rischiano di compromettere in modo irreparabile la tenuta di molte attività.
Chiediamo con urgenza un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale per ridefinire le modalità di esecuzione di questi lavori, garantendo soluzioni alternative per il parcheggio e la viabilità. Non si può continuare a operare con una gestione miope e disorganizzata che ignora completamente il ruolo vitale del commercio per la città di Brindisi. La politica deve tornare a dialogare con chi vive quotidianamente la città e contribuisce alla sua economia, invece di imporre scelte unilaterali che aggravano la crisi del settore”.
conseguenze pesantissime per commercianti e residenti.
A partire dal 4 febbraio 2025 e fino al 21 marzo 2025, un’ampia area del centro cittadino, nei presi di Palazzo di Città, sarà interessata da un divieto di sosta con rimozione forzata, dalle 6:00 alle 17:00, per consentire l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria su beni immobili comunali.
Parallelamente, un’altra ordinanza dirigenziale ha imposto dal 3 febbraio al 3 marzo 2025 la chiusura al traffico e il divieto di sosta su una zona limitrofa, Via Congregazione, Vicolo Amena e parte di Via Filomeno Consiglio, per lavori di posa in opera di cavi elettrici.
Due provvedimenti che limitano di tanto qualsiasi forma di pianificazione per i commercianti e per i cittadini. Mentre con questi provvedimenti si eliminano per alcune settimane decine di posti auto, peraltro in una città già gravemente carente di parcheggi, contemporaneamente si chiedono ai cittadini e lavoratori di sottoscrivere abbonamenti di parcheggio più onerosi, aumentando le tariffe orarie e prolungando la fascia oraria della sosta a pagamento. Un controsenso evidente che non può passare inosservato.
“Confesercenti Brindisi denuncia con forza la totale assenza di una visione strategica nella gestione della città – afferma il presidente provinciale Michele Piccirillo – perché se i lavori pubblici sono necessari e già programmati, altrettanto necessaria è una loro pianificazione che tenga conto delle esigenze del tessuto economico cittadino. Il commercio di prossimità, le attività turistiche e l’attrattività del centro storico non possono essere così sacrificati e adottate senza un reale confronto con le parti sociali e senza considerare gli effetti devastanti che tali provvedimenti hanno sulla vita economica della città. Sarebbe stato sufficiente non accorpare questi lavori nello stesso periodo, ma
ancor di più sarebbe stato meglio non programmare gli aumenti sconsiderati per la sosta a pagamento dei veicoli nel centro cittadino. In un momento già critico di suo per il commercio, ulteriori ostacoli rischiano di compromettere in modo irreparabile la tenuta di molte attività.
Chiediamo con urgenza un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale per ridefinire le modalità di esecuzione di questi lavori, garantendo soluzioni alternative per il parcheggio e la viabilità. Non si può continuare a operare con una gestione miope e disorganizzata che ignora completamente il ruolo vitale del commercio per la città di Brindisi. La politica deve tornare a dialogare con chi vive quotidianamente la città e contribuisce alla sua economia, invece di imporre scelte unilaterali che aggravano la crisi del settore”.