Consiglio Provinciale Brindisi, Oggiano e Cavalieri (FdI): “Dalla seduta emersa debolezza politica”

Consiglio Provinciale Brindisi, Oggiano e Cavalieri (FdI): “Dalla seduta emersa debolezza politica”

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma dei consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia, Massimiliano Oggiano e Luciano Cavaliere sulla seduta Consiliare del Consiglio Provinciale. Di seguito il testo:
<<Per prendere atto e conoscenza del variegato mondo delle partecipazioni societarie, in cui la Provincia di Brindisi è presente, si è riunito ieri il Consiglio provinciale richiesto dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia alla presenza dei Presidenti del Consorzio ASI e di STP i quali hanno relazionato sullo stato attuale delle stesse, sulle iniziative in essere e sull’incidenza che le stesse hanno sullo sviluppo del territorio provinciale per i rispettivi servizi resi. Alle relazioni esposte dai Presidenti Riina e Tommaselli è seguito un proficuo confronto dove il gruppo provinciale di FdI ha chiesto specifici chiarimenti relativamente al ruolo dei due Enti. Per quanto riguarda l’ASI abbiamo chiesto notizie e garanzie rispetto ad una situazione economico finanziaria “preoccupante” a causa di un contenzioso tributario con l’Agenzia delle Entrate e all’adesione alla cosiddetta “pace fiscale” per 560.000 euro anche per il 2022 che potrebbe mettere a rischio la gestione corrente dello stesso; abbiamo chiesto quali iniziative si stiano mettendo in atto, oltre a quelle ordinarie ed istituzionali, per incentivare le ZES e le ZFD; quali servizi si intende mettere al sevizio della zona industriale per una reale attrattività della stessa non solo per impianti di energie da fonti rinnovabili che poco apporto possono dare in termini di ricchezza prodotta e occupazione per il territorio. Per quanto riguarda la STP abbiamo preso atto di un trend economico finanziario preoccupante con utili di esercizio in caduta libera (€ 379.963 2019, € 70.548 2020, € 49.224 2021) a causa di alcune criticità alcune congiunturali ed altre strutturali che necessitano di urgenti correttivi ma soprattutto di atti di indirizzo politico chiari e decisivi da parte degli enti soci (Provincia e Comune) soprattutto nei confronti della Regione Puglia che con D.G.R n. 2304/2019 ha stabilito i nuovi “servizi minimi” ed il costo standard per ciascun Ambito Territoriale Ottimale (ATO) e guarda caso, come sovente accade per il nostro territorio, l’ATO di Brindisi ha subito pesanti tagli nell’assegnazione delle risorse e dei km delle tratte del Trasporto Pubblico Locale in provincia soprattutto nella Citta capoluogo. Il costo standard non sufficiente, possibili contrazioni dei servizi urbani previsti nei prossimi affidamenti, l’incertezza sulle modalità di affidamento dei servizi di TPL (si sta ipotizzando un affidamento diretto in house – senza gara – da parte degli enti soci Comune e Provincia con evidenti cambi di paradigmi giuridico amministrativi della gestione del servizio di TPL) necessitano di un intervento politico istituzionale non solo da parte degli enti soci ma anche di tutti coloro i quali rivestono ruoli ed incarichi in ambito locale, regionale e nazionale. Mai come in questo caso è evidente la “debolezza politica” della provincia e della citta capoluogo in seno alla Regione Puglia non rappresentati in Giunta regionale per la seconda volta consecutiva. Per tutto quanto meglio su esposto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia aveva chiesto ed inizialmente ottenuto (salvo poi prendere atto di un cambiamento di programma da parte del Presidente Matarrelli e della sua maggioranza) che la discussione ed il confronto si concludesse con la stesura e l’approvazione di un odg che chiarisse ed impartisse un chiaro atto di indirizzo politico. Oggi è mancata la politica, quella politica che da anni sfugge dalle proprie responsabilità, sfugge in Regione dove continua a mortificare la nostra provincia. È mancata la politica perchè non a caso la presenza in aula del gruppo di Fratelli d’Italia è stata determinante per garantire il numero legale per lo svolgimento dei lavori e onestamente ci è dispiaciuto constatare in una seduta così importante, dove la Provincia rappresentava il socio maggioritario di ambedue gli enti in discussione, l’assenza della maggioranza.>>

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