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Consorzio per la Gestione dei Servizi Sociali, Niccoli e Loiacono (Idea per Brindisi): “Un fallimento”

Consorzio per la Gestione dei Servizi Sociali, Niccoli e Loiacono (Idea per Brindisi): “Un fallimento”

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma di Claudio Niccoli Segretario Provinciale Idea per Brindisi e Luciano Loiacono capogruppo Idea per Brindisi sul Consorzio per la gestione dei Servizi Sociali che definiscono un fallimento. Di seguito il testo:
“Quante chiacchere, quante falsità, quante alchimie, ma soprattutto quanto populismo e demagogia.
Quello che ascoltiamo oggi, sul parere espresso dall’Anac rispetto alla composizione del Cda del Consorzio ci pare fuorviante e vuole essere una cortina di fumo per nascondere quello che il nostro movimento ha denunciato in Consiglio Comunale e su tutti gli organi di stampa.
Siamo stati l’unica forza politica a votare contro la nascita del Consorzio che avrebbe dovuto sostituire l’ambito Brindisi – San Vito dei Normanni nella gestione dei servizi sociali.
Tutti gli altri hanno votato a favore, qualcuno si è astenuto .
Nei nostri interventi nelle sedi istituzionali e sugli organi di stampa abbiamo snocciolato dettagliatamente del perchè eravamo e siamo contrari al Consorzio per la gestione dei servizi Sociali.
Il problema non è solo la superficialità con la quale è stato nominato il Cda che vedeva i due Sindaci rispettivamente di Brindisi e san Vito come componenti, oltre ad un consigliere comunale.
Quello con qualche magia , magari in Consiglio Comunale si riesce a sanare.
E’ siamo convinti che nessun atto sarà ritenuto nullo e che non ci sarà nessun intervento della corte dei conti sulla gestione attuale del Consorzio, per una sottigliezza non sappiamo se voluta o per pura fortuna.
Il problema ha ben altra portata ed importanza , chi gestirà il Consorzio? Esso diventerà di fatto un’altra partecipata pubblica dove nominare gli amici degli amici, i trombati della politica, coloro i quali con la loro nomina possono creare equilibri in una maggioranza.
Questo è il problema politico che deve avere una sua centralità nel confronto e nel dibattito che si svilupperà sia in Consiglio Comunale che in qualsiasi altro luogo deputato a rendere chiare le posizioni e come si intende amministrare la cosa pubblica.
In questo dibattito la politica minuscola fatta di opportunismo, di demagogia, dimentica chi realmente pagherà le conseguenze della nascita di questa nuova partecipata pubblica deputata a diventare una nuova sanguisuga delle casse dei rispettivi Comuni .
Il prezzo più alto lo pagheranno i soggetti diversamente abili, i più fragili, le donne a cui hanno fatto violenza, i bambini a rischio, le famiglie disagiate ect. ect. ect., oltre i lavoratori.
Il Consorzio avrà sempre maggiori costi di gestione, che saranno coperti, con una riduzione di qualità e di quantità dei servizi erogati, le cooperative saranno costrette a tagliare o ridurre le ore agli utenti e agli operatori per problemi di economia e di mancanza di fondi, con tutte le conseguenze sociali ed occupazionali che contribuiranno ad aumentare un tensione sociale già al limite della tollerabilità.
Nel Consorzio si gestiranno posti di lavoro con meno regole e diciamo più elasticità, a scapito della trasparenza, questa pratica non avrà coloritura politica ma sarà trasversale o cambierà a secondo dei governi cittadini.
Noi siamo convinti che non solo a Brindisi città ma su tutto il territorio provinciale dall’ambito di Mesagne a quello di Francavilla era in atto una Consorizzazione dei Servizi Sociali non per gestirli al meglio, ma con più libertà, con meno controlli e più gestione.
Ora alla luce d quanto dichiarato dall’Anac anche quei Consorzi che hanno la presenza del controllore e del controllato o dovranno sciogliersi o diverranno società partecipate , con tutto quello che ne consegue per le casse dei Comuni , dello stato e per le tasche dei cittadini.”

 

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