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Mannarino, Gualazzi, Tricarico, Erica Mou e tante altre sorprese per la II edizione di “muSEAc – Musica Vista Mare” che quest’anno incontra Porto Rubino

Mannarino, Gualazzi, Tricarico, Erica Mou e tante altre sorprese per la II edizione di “muSEAc – Musica Vista Mare” che quest’anno incontra Porto Rubino

È stato presentato oggi, 18 ottobre, in conferenza stampa il programma della seconda edizione di “muSEAc – Musica Vista Mare” che quest’anno incontra il noto festival pugliese “Porto Rubino”.
Il 30 e il 31 ottobre 2022 a bordo del caicco prenderà forma l’incontro dei due festival con l’evento musicale che celebra il mare e l’accoglienza, nel porto di Brindisi riconosciuto testimone di una cultura di pace dall’Unesco, con un cast d’eccezione e i super ospiti: Mannarino, Raphael Gualazzi, Tricarico, Wrongonyou, Selton, Erica Mou e la brindisina Senza Cri.
L’evento musicale promosso dal Comune di Brindisi, sostenuto dalla Regione Puglia con il coordinamento del Teatro Pubblico Pugliese, è stato presentato in anteprima nei giorni scorsi dall’assessore Emma Taveri insieme alla Regione Puglia al TTG Travel Experience di Rimini, l’importante vetrina nazionale del turismo, come appuntamento di punta per la promozione del viaggio in Puglia in autunno.
I concerti ad ingresso gratuito saranno fruibili dal lungomare Regina Margherita nei pressi della scalinata Virgilio, l’orario di inizio è alle ore 20.
Il programma del 30 ottobre prevede le esibizioni di: Wrongonyou, Selton e Mannarino, mentre il 31 ottobre saliranno a bordo del caicco Erica Mou, Tricarico, Raphael Gualazzi e Senza Cri.
“muSEAc – Musica Vista Mare”, alla sua seconda edizione, è il neonato festival musicale della città di Brindisi che celebra il mare e valorizza l’unicità e la bellezza del porto.
Il Festival dei Mari “Porto Rubino” nasce nel 2019, dalla creatività del cantautore Renzo Rubino che ospita i celebri musicisti a bordo di un caicco nei più importanti porti pugliesi.
“Brindisi per il secondo anno scommette sui grandi eventi musicali in autunno. L’anno scorso le immagini dei concerti nel capannone ex Montecatini hanno fatto il giro d’Italia, quest’anno i musicisti si esibiranno direttamente dal mare, nel cuore del porto, a bordo del caicco, grazie all’idea del cantautore pugliese Renzo Rubino che ha sempre creduto nello scenario unico che Brindisi offre – ha dichiarato il sindaco Riccardo Rossi -. Siamo certi che il pubblico accoglierà con entusiasmo questa seconda edizione e soprattutto che le immagini di Brindisi avranno un’ampia diffusione e incanteranno tutti”.
“Le risorse per i grandi eventi di Brindisi sono state confermate dalla Regione Puglia, che crede nel nostro lavoro, dopo che nel 2021 abbiamo ideato e lanciato muSEAc – Musica Vista Mare, per creare un nuovo festival di Brindisi che potesse crescere negli anni – ha commentato l’assessore al Turismo Emma Taveri -. Abbiamo ospitato rinomati artisti valorizzando un ex capannone industriale portuale in disuso e promuovendo Brindisi fuori stagione. Il risultato è stato un tutto esaurito a soli 6 giorni dal lancio e molti articoli sulla stampa, anche nazionale. Per il 2022 abbiamo voluto incuriosire con un format nuovo, che potesse dare risalto a Brindisi alla fiera del turismo, e sempre grazie al sostegno della Regione stiamo lavorando a nuove iniziative di destagionalizzazione per la primavera”.
“Dopo l’incredibile successo della quarta edizione con ogni data andata sold out, Porto Rubino, non smette di regalare incredibili sorprese: dall’unione con il festival muSEAc nasce una speciale rassegna musicale dedicata alla Pace – ha raccontato Renzo Rubino -. In questa veste inedita e autunnale il festival del mare non può che approdare nella cornice unica del porto di Brindisi, che ha ricevuto il riconoscimento dall’Unesco di Monumento testimone di cultura di Pace per il ruolo che ha svolto negli anni come porto di accoglienza a persone e culture differenti”.
“Gli anni nei quali le luci dello spettacolo sono rimaste spente – ha detto Roberto Romeo, componente Cda del Teatro Pubblico Pugliese – hanno di fatto svuotato i nostri consumi culturali, e questo vuoto ci ha insegnato a individuare le priorità, ciò di cui abbiamo davvero bisogno, i settori capaci di liberare più valore aggiunto. In campo culturale, uno di questi settori è la contaminazione, la capacità di incrociare il turismo con l’arte, il turismo con il teatro, il turismo con lo spettacolo dal vivo. I grandi eventi come muSEAc fanno esattamente questo”.


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