Adotta un monumento, l’IC “Casale” premiato per l’impegno sul Villaggio Pescatori. Il Prof Perrone: “Alunni immersi nel progetto, prodotte vere e proprie cartoline d’artisti”

Adotta un monumento, l’IC “Casale” premiato per l’impegno sul Villaggio Pescatori. Il Prof Perrone: “Alunni immersi nel progetto, prodotte vere e proprie cartoline d’artisti”

Nella giornata di ieri, martedì 4 giugno 2024, nel Teatro Verdi di Brindisi, si è svolta la cerimonia conclusiva della edizione 2024 di “Adotta un monumento”, il progetto rivolto alle scuole brindisine promosso dall’Associazione “Le Colonne” di Brindisi che consista appunto ad assegnare alle scuole partecipanti i monumenti e scorci storici della città che vengono così adottati per essere studiati e illustrati nella loro importanza, logistica, storica e monumentale a turisti e cittadini.
Tra le scuole partecipanti anche l’Istituto Comprensivo “Casale” al cui plesso “Kennedy” è stato assegnato il Villaggio Pescatori. Ad essere coinvolti nel lavoro di ricerca e relazione gli gli studenti delle classi 2A/2E/2D sotto la supervisione del prof. Saverio Perrone coordinatore D.A.E. – Dipartimento Artistico Espressivo e del prof. Michele Blasi.  Abbiamo posto alcune brevi domande al prof. Perrone

1. Da quale principio di fondo siete partiti per portare a termine questo incarico progettuale?

Ho sempre avuto l’idea di una scuola vicina alla dimensione reale della vita, che assomiglia alle persone che la vivono e che la fanno, un luogo dove la visione, l’idea e lo spunto diventano un progetto, tanto che la scuola stessa diventa metafora di progetto, una sorta di grande laboratorio da cui si irradiano e si sollecitano idee. Come nel caso di questo laboratorio che è stato un punto di intersezione tra conoscenza, comunicazione, architettura, design, tecnologia dove gli stessi alunni sono contenuto, strumenti e materia di progetto.
2. Insomma un tutt’uno tra il monumento da accudire, l’importanza storica che lo stesso ha  per la città e le radici personali degli studenti in quanto cittadini?
Esatto, si tratta proprio di esperienze che portano alla scoperta dei valori del proprio territorio, della propria storia e del senso vero della “rigenerazione urbana” che inizia dal basso allo scopo di portare i ragazzi all’esplorazione di spazi, edifici, angoli preziosi del nostro territorio e soprattutto delle persone che li abitano e li vivono.
3. Come è, o è stato infine veicolato tutto questo?
Il risultato finale non è altro che l’esposizione del proprio lavoro proprio accanto ai cittadini. Un modo per trasformare questi luoghi in bellezza, forma e colore facendo comprendere che una visione diversa è possibile, specie se osservata attraverso le loro piccole “cartoline d’artisti” che potete ammirare in queste foto

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