Agricoltura: “Si proclami stato di calamità per la siccità nel brindisino. AqP chiarisca su dissalatore”

Agricoltura: “Si proclami stato di calamità per la siccità nel brindisino. AqP chiarisca su dissalatore”

Comunicato stampa congiunto dei partiti Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, BBC/Alleanza Verdi-Sinistra, Uguaglianza cittadina, Impegno per Brindisi, Attiva Brindisi, Movimento Regione Salento per richiesta stato di calamità per la provincia di Brindisi e per sollecitazione notizie da AqP sul progetto di dissalatore a Cerano. Di seguito il testo:
“Il perdurante stato di siccità sta rappresentando una grave criticità per il raccolto di uva e ortofrutta e per gli allevamenti anche nella provincia di Brindisi. È innegabile che la problematica si ripercuoterà sia sui produttori, con un crollo verticale della produzione, sia sui consumatori che, a fronte di una offerta ridotta, rischiano di vedere schizzare i prezzi al dettaglio.
Il quadro generale è senza dubbio sconfortante e per questo è prioritario adottare tutte le opportune misure di tutela per la filiera produttiva e per i consumatori.
Il fatto che la Regione Puglia, con l’assessore Donato Pentassuglia, abbia mosso i primi passi affinché venga riconosciuto lo stato di calamità su tutto il territorio regionale, è una buona notizia.
Perciò è importante che la Giunta Regionale proceda con urgenza, così come garantito, per dare priorità ad un problema che rischia di mettere in ginocchio interi settori produttivi primari.
Quindi anche per la provincia di Brindisi, come per tutte le province pugliesi, il riconoscimento dello stato di calamità risulta fondamentale per ristorare agricoltori e allevatori.
Auspichiamo quindi che anche il Governo, appena verrà trasmessa la delibera di giunta regionale, avrà la stessa sollecitudine della Regione Puglia ad emanare il decreto di riconoscimento dello stato di calamità per l’intero territorio pugliese.
In conclusione riteniamo fondamentale conoscere le intenzioni della società Acquedotto Pugliese che qualche tempo fa, sollecitata durante il confronto serrato tra istituzioni locali ed Enel, aveva avanzato l’ipotesi di realizzare un dissalatore nei pressi della centrale di Cerano valorizzando l’importante infrastruttura esistente delle prese a mare, al servizio dei gruppi termoelettrici.”

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