Assemblea Pubblica, il 13 giugno in Piazza Vittoria la Cgil e la Fp Cgil Brindisi convocano cittadini, lavoratori, decisori politici e responsabili sanità pubblica e privata

Assemblea Pubblica, il 13 giugno in Piazza Vittoria la Cgil e la Fp Cgil Brindisi convocano cittadini, lavoratori, decisori politici e responsabili sanità pubblica e privata

I problemi straordinari della sanità brindisina non possono essere più affrontati con una mentalità ordinaria! con questo slogan Antonio Macchia S. G. CGIL Brindisi, Luciano Quarta S.G.FPCGIL Brindisi, Chiara Cleopazzo Segretaria provinciale Area Sanità, C. Luca Ghezzani Coordinatore Dirigenza Sanitaria SSN FPCGIL Brindisi, Francesco Pollasto Coord. comparto FPCGIL Brindisi hanno firmato una lettera aperta di convocazione di una assemblea pubblica per discutere i problemi della sanità in genere e nel particolare quella nel brindisino.
Di seguito il testo:
“Un atteggiamento e una mentalità ordinari si ritagliano un perimetro all’interno del quale le politiche sanitarie saranno immancabilmente cieche di fronte alle grandi disfunzioni e criticità del sistema sanitario provinciale: sfiducia sociale, crisi, disuguaglianze, per lo più effetti di quello che la politica non fa ma che dovrebbe fare.
È oramai sempre più frequente osservare, nelle sedi istituzionali brindisine, nelle assemblee e nelle conferenze pubbliche a Brindisi e Provincia, nelle delegazioni trattanti dell’ASLBR e dell’ARPA Puglia, persone che si presentano all’appuntamento con la Storia con una, pur necessaria, lista della spesa a fronte di un cahier de dóleances che, di giorno in giorno, diviene sempre più lungo, magari anche ridondante e un po’confuso, ma che rischia, se privo di un respiro strategico ovvero di proposte che vadano oltre la contingenza, di finire inevitabilmente per autoalimentarsi attraverso soluzioni prettamente economiciste liberiste, culturalmente sdraiate sul concetto di salute come “bene disponibile”, in una sorta di nichilismo disperato e disperante, rassegnato alla storia come lotta di dominio senza varchi, destino e spazio chiuso senza possibilità di evasione, che predispone al fascismo.
Da questa consapevolezza e dalla grande verità di Tina Anselmi che se vuoi cambiare il mondo, devi esserci, dal pessimismo dell’intelligenza e ottimismo della volontà, nasce l’iniziativa della CGIL Brindisi e della FPCGIL Brindisi di avviare un confronto con lavoratori* della sanità, associazioni, cittadine/i al fine di condividere una piattaforma rivendicativa collettiva, a sostegno dei lavoratori e dei servizi di cura in crisi sul territorio brindisino, facendo leva sulla questione “politica” della domanda di salute del territorio brindisino, poiché è nella politica quel potere escatologico di incidere materialmente sulla vita delle persone, così da evitare che la lista della spesa a fronte di un cahier de dóleances possa ridurre la “sanità” ad argomento bipartisan e, peggio ancora, riservato solo agli addetti ai lavori, poiché in questo ambito di tecnico non c’è quasi nulla; così da condividere il concetto di “salute” che nel nuovo secolo viene fuori dalle analisi dei cambiamenti sociali e dell’aggravarsi del riscaldamento globale.
Oggi, nel 2023, sembra di essere, qui a Brindisi, arrivati al termine della notte «…sull’orlo del precipizio dovremo mica fare i furbi noialtri, ma non bisognerà nemmeno dimenticare, bisognerà raccontare tutto senza cambiare una parola, di quel che si è visto…Come lavoro, ce n’è per una vita intera»: raccontare, riassumere e giudicare l’effetto nella provincia brindisina di un quarantennio di controriforme del SSN non è un’operazione facile, ma è necessaria.
Le scriventi CGIL ed FPCGIL sono indignate per il cinismo con cui la politica e la sanità hanno abdicato al dovere di garantire i diritti alla salute ed alla vita in favore di un’ideologia burocratica che ritiene di poterli asservire al mercato quali beni disponibili, attraverso decisioni tecniche come, ad esempio a dire dello stesso Commissario straordinario dell’ASLBR, la sospensione temporanea dei ricoveri nella Ostetricia di Francavilla Fontana o come il mancato rispetto di normative nazionali e regionali a tutela della salute mentale (A poco più di un mese dalla morte della psichiatra Barbara Capovani, è doveroso segnalare che drammatica appare la questione della salute mentale nella provincia brindisina: vi è un solo Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, con 15 posti letto, nonostante che il Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia ne preveda uno al Perrino, uno a Francavilla Fontana in linea con il DM 70/2015 che prevede 1 posto letto per acuti per 10.000 abitanti e mai meno di 0,7, per non parlare delle dotazioni organiche definite dalla stessa Regione Puglia con il Dief 2007 per il CSM, con il Dief 2009 per il SPDC, ma mai realizzate). In realtà queste decisioni rientrano, né più né meno, nell’ideologia dell’uomo al comando che sappia dire No a ogni richiesta di nuova spesa (come Luigi Einaudi ebbe a dire a proposito di Mussolini il 28.10.1922) ovvero del binomio austerità e tecnocrazia che giustifica certe politiche, oggi molto consuete (come tagli alla spesa sociale, tassazione regressiva, deflazione monetaria, privatizzazioni e repressioni salariali). Certo, con l’indignazione non si scrive la storia, ma senza non si fa la storia come, meglio di molti, ce lo dice meglio di Manzoni, che nella Storia della Colonna Infame (quella che da molti è stata citata in occasione dei discorsi pubblici durante la pandemia DA sars-cov-2) si indigna per l’iniquità di un processo del diciassettesimo secolo come se fosse accaduto nella Milano austriaca dei suoi anni.
Obiettivo dell’iniziativa è, dunque, un’azione collettiva in grado di stimolare l’autocritica della sanità e della politica locale e regionale al fine di correggere questa miopia nei confronti della deprivazione della comunità brindisina e organizzare un pensiero avanzato e adeguato ad affrontare la complessità della sanità brindisina, con l’obiettivo di spronare i decisori politici a chiudere questo ciclo contro riformatore, iniziato subito dopo la riforma operata tramite la legge 833 del 1978, riuscito male, e di scongiurare l’attuale slancio verso il peggio.
I brindisini, questa OS ne è convinta, chiedono più salute in città sane nelle sue diverse declinazioni, fisiche e sociali, ma si rendono conto che, purtroppo, tra la peggiore delle tasse, cioè l’inflazione, definanziamento programmato del SSN, redistribuzione del fondo sanitario nazionale secondo quota capitaria ponderata, piano di rientro della Regione Puglia con la DGR 412/23 e tagli lineari ad ogni tipo di spesa, federalismo fiscale, regionalismo differenziato (secondo cui la distribuzione del fondo sanitario nazionale dovrebbe essere proporzionata al PIL regionale il che implica la giustificazione e quindi l’accettazione delle disuguaglianze di salute come proporzionate alle disuguaglianze di reddito secondo una esecrabile idea utilitaristica delle ingiustizie quali conseguenze necessarie della allocazione delle risorse in condizioni di scarsità), etc sta arrivando la fine della tutela della salute…altro che medicina personalizzata, preventiva, predittiva, partecipativa, umanizzazione delle cure, consenso informato, relazione medico/paziente, One health, altro che SSN solidale, universale, equo, gratuito, pubblico, altro che azzeramento liste di attesa, piani contro il sovraffollamento dei PPSS, qualità delle cure, adeguatezza delle prestazioni…altro che quality management: solo riduzionismo al problem solving. A questo si aggiungono le tante vertenze categoriali dai precari ASL Brindisi esclusi dalle procedure di stabilizzazione ai precari SanitaService Asl Br. ancora in regime di disoccupazione, alla vertenza Nostra Famiglia per la quale siamo ancora in attesa che venga applicata la parte normativa e retributiva del Ccnl sanità privata così come previsto dal DGR 1490/22 e tanti disagi nelle strutture territoriali e nelle cooperative che si occupano di assistenza socio/sanitaria. Occorre, poi, non dimenticare lo stato di abbandono in cui versa la tutela della salute mentale dalle strutture pubbliche all’emblematica precarietà della struttura Marco Cavallo di Latiano e tanto altro.
Alla luce di quanto sopra descritto e per le motivazioni su esposte, le scriventi CGIL Brindisi e FPCGIL Brindisi invitano tutti i lavoratori della sanità pubblica e privata e sanitaservice e socio assistenziale, i cittadini, l’utenza le associazioni e le organizzazioni e tutti coloro in indirizzo e non, che abbiano a cuore la tutela del diritto alla salute o che ne siano responsabili a partecipare attivamente Agli Stati generali della sanità pubblica e privata della provincia di Brindisi per una nuova piattaforma rivendicativa e fattiva, partecipata che si terrà a Brindisi il 13 Giugno in piazza della Vittoria alle 18.00.”

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