Asshotel: “La questione meridionale non c’entra nulla con la ricettività turistica. E’ alle nostre spalle ormai”
In merito ad alcuni articoli di stampa che, a seguito di un incontro pubblico tenuto sul tema a Ceglie Messapica nel mese scorso, raccoglievano le valutazioni di politici e addetti al settore turistico, imputando ai problemi economici e quindi anche urbanistici e di viabilità, derivanti dalla ottocentesca “Questione meridionale”, il non brillante fatturato, sempre secondo queste opinioni, in ambito di accoglienza e ricettività turistica nell’intera regione Puglia, Confesercenti Asshotel Brindisi ha inteso esprimere un dissenso per tutto quanto detto in questi giorni sulla stampa, sempre in riferimento a tale argomento.
“Queste considerazioni – dichiara Enzo Di Roma, Presidente Asshotel Brindisi- fanno male agli operatori che tutti i giorni ospitano, fanno male a chi legge e fanno male al nostro Ospite e soprattutto fanno male ai meridionali. Sono passati 163 anni da quella Questione meridionale, che è riferita ai problemi economici e politici che affliggevano il sud rispetto al nord ma non ci si è resi conto che il Sud o Mezzogiorno è cambiato indipendentemente dalle strade strette. La Puglia è unica con i suoi 800 km di costa, da Vieste a Santa Maria di Leuca, attraversando trasversalmente il territorio tarantino, dove nella zona di Maruggio nasceranno nuove strutture dell’ospitalità di pregio. Quindi gli
investitori ci sono. L’assessore regionale Lopane dice una cosa giusta e centra il problema. Si deve fare sistema in tutta la Regione Puglia, senza fare raffronti tra città grandi e piccole comunità. I numeri di presenze turistiche che abbiamo avuto sono ottimi, come confermato al TTG di Rimini, e c’è anche il fatturato relativo. Le due cose sono imprescindibili. Questa voglia di trovare a tutti i costi delle eccezioni allo sviluppo programmatico che c’è nelle linee guida dell’assessorato, attraverso Puglia Promozione, mi sembra fuori luogo. L’osservatorio privilegiato di un consorzio della Puglia centrale presente all’HospitalyDay dice che i numeri e il fatturato ci sono. La presenza di due aeroporti ci aiuta e ci mettono nelle condizioni di destagionalizzare le nostre strutture, facendo quindi aumentare i fatturati. Nella prossima stagione invernale, oltre ai 40 voli già in programma, ci saranno nuove destinazioni come Madrid, Malta, Budapest. Questo è il segnale che la Puglia non è solo mare e che la ‘Questione Meridionale’ ce la siamo lasciata alle spalle tanto tempo fa”.