Chiusura Centro Antiviolenza “Crisalide”, Partito Democratico Brindisi:“Si riassegnino fondi al centro antiviolenza per scongiurare sfiducia nelle Istituzioni”

Chiusura Centro Antiviolenza “Crisalide”, Partito Democratico Brindisi:“Si riassegnino fondi al centro antiviolenza per scongiurare sfiducia nelle Istituzioni”

pd brindisiComunicato stampa del Pd sulla chiusura del Centro AntiViolenza di Brindisi. Di seguito il testo:
“Il Partito Democratico di Brindisi aderirà alla manifestazione di sostegno al centro antiviolenza comunale indetta dalle segreterie territoriali di Brindisi di Cgil, SPI Cgil e Funzione Pubblica.
La scelta dell’Amministrazione di non stanziare nel bilancio 2024 i fondi per il cofinanziamento comunale per il servizio di supporto e sostegno alle donne e ai bambini vittime di violenza è assolutamente insostenibile. Non è certo una questione politica o ideologica ma rappresenta un grave indebolimento dell’azione di tutela delle fasce più fragili. E proprio per questo motivo, già qualche settimana addietro dopo la denuncia pubblica proprio del Partito Democratico di Brindisi, il gruppo consiliare si è fatto promotore assieme a tutti i gruppi di minoranza in Consiglio Comunale di una proposta di mozione con una variazione di bilancio finalizzata a prevedere lo stanziamento di centomila euro per il cofinanziamento del centro antiviolenza comunale.
Il documento sarà discusso dall‘organo consiliare entro febbraio e se sostenuto, come ci auguriamo, anche dalla maggioranza al governo cittadino, potrà porre rimedio ad una decisione grave e miope che rischia di ledere irrimediabilmente la fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni.”
Sull’argomento erano intervenute proprio le segreterie territoriali dei sindacati Cgil Brindisi, Spi, Funzione Pubblica Rosa Maffei, Michela Almiento, Chiara Cleopazzo. Di seguito il testo:
“La notizia di sospensione del servizio del Centro di Anti Violenza a partire dal 1° febbraio prossimo da parte del Comune di Brindisi ci lascia a dir poco sconcertati!
Il CAV che da oltre 25 anni si occupa di tutelare minori e donne vittime di violenza, abusi e maltrattamenti, cessa la sua attività poiché il Comune di Brindisi decide di non dare continuità al servizio nonostante ci siano finanziamenti regionali già stanziati ad hoc.
Questa decisione scellerata, oltre ad essere un forte segnale di arretramento e discriminazione sul versante dei diritti da parte dell’amministrazione di Brindisi, nega l’accesso alle vittime ad un servizio, spesso ‘salvavita’, che è ormai considerato essenziale per arginare i casi di violenza sempre più frequenti.
Per queste ragioni non possiamo stare fermi, ma dobbiamo fare rumore partecipando alla manifestazione con corteo di protesta indetta da CGIL, SPI e FP Brindisi per la mattina del 6 febbraio prossimo.
Il programma prevede il raduno di tutti i partecipanti alle ore 9.30 in piazza Cairoli a Brindisi. Il corteo partirà alle ore 10 per raggiungere la sede del Comune dove sarà richiesto un incontro al sindaco.
Invitiamo le associazioni, le lavoratrici e i lavoratori, le cittadine e i cittadini e tutti coloro che hanno a cuore il benessere di donne e minori del nostro territorio chiedendo di aderire e partecipare attivamente alla manifestazione.”

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