Chiusura ufficio postale rione Sant’Elia: “Inaccettabile il disagio per i cittadini del rione, l’amministrazione comunale intervenga immediatamente”
Comunicato stampa a firma del circolo PD di Brindisi in merito alla chiusura dell’ufficio di Poste Italiane del quartiere Sant’Elia. Di seguito il testo:
“Il Partito Democratico di Brindisi denuncia con forza la grave situazione che sta colpendo i 18mila abitanti del quartiere Sant’Elia, privati del fondamentale servizio postale a causa della chiusura dell’ufficio di zona. La chiusura, iniziata il 13 gennaio e prevista fino al 31 gennaio, è stata giustificata da Poste Italiane con non meglio precisati “motivi di ordine pubblico”. Il vero problema, infatti, risiede nelle infiltrazioni nel solaio dell’immobile, di proprietà dell’amministrazione comunale, che parrebbe continui ad ignorare da tempo le segnalazioni e le richieste di intervento da parte di Poste Italiane e dei suoi dipendenti.
La decisione di spostare temporaneamente uno sportello presso gli uffici postali di S. Chiara è palesemente insufficiente a soddisfare le necessità di un quartiere popoloso come Sant’Elia e costringe i cittadini a subire un disservizio inaccettabile che impatta pesantemente sulla loro quotidianità.
Il Partito Democratico condanna l’inerzia dell’amministrazione comunale, che non ha affrontato con la dovuta urgenza il problema strutturale, dimostrando disinteresse verso la comunità e per le conseguenze sui cittadini. È inaccettabile che, a fronte di una criticità nota da tempo, non siano stati avviati gli interventi necessari per garantire la sicurezza e la funzionalità dei locali.
Esortiamo l’amministrazione comunale a intervenire immediatamente con i lavori strutturali necessari per consentire la riapertura dell’ufficio postale di Sant’Elia anche prima del 31 gennaio.
Non è possibile prolungare oltre questa situazione di disagio, che colpisce una parte importante della popolazione brindisina.
Il Partito Democratico si farà promotore di ogni iniziativa utile per sollecitare una rapida soluzione, rimanendo al fianco dei cittadini di Sant’Elia per garantire il diritto a servizi essenziali. La qualità della vita dei nostri quartieri non può essere sacrificata sull’altare dell’indifferenza amministrativa.
“Il Partito Democratico di Brindisi denuncia con forza la grave situazione che sta colpendo i 18mila abitanti del quartiere Sant’Elia, privati del fondamentale servizio postale a causa della chiusura dell’ufficio di zona. La chiusura, iniziata il 13 gennaio e prevista fino al 31 gennaio, è stata giustificata da Poste Italiane con non meglio precisati “motivi di ordine pubblico”. Il vero problema, infatti, risiede nelle infiltrazioni nel solaio dell’immobile, di proprietà dell’amministrazione comunale, che parrebbe continui ad ignorare da tempo le segnalazioni e le richieste di intervento da parte di Poste Italiane e dei suoi dipendenti.
La decisione di spostare temporaneamente uno sportello presso gli uffici postali di S. Chiara è palesemente insufficiente a soddisfare le necessità di un quartiere popoloso come Sant’Elia e costringe i cittadini a subire un disservizio inaccettabile che impatta pesantemente sulla loro quotidianità.
Il Partito Democratico condanna l’inerzia dell’amministrazione comunale, che non ha affrontato con la dovuta urgenza il problema strutturale, dimostrando disinteresse verso la comunità e per le conseguenze sui cittadini. È inaccettabile che, a fronte di una criticità nota da tempo, non siano stati avviati gli interventi necessari per garantire la sicurezza e la funzionalità dei locali.
Esortiamo l’amministrazione comunale a intervenire immediatamente con i lavori strutturali necessari per consentire la riapertura dell’ufficio postale di Sant’Elia anche prima del 31 gennaio.
Non è possibile prolungare oltre questa situazione di disagio, che colpisce una parte importante della popolazione brindisina.
Il Partito Democratico si farà promotore di ogni iniziativa utile per sollecitare una rapida soluzione, rimanendo al fianco dei cittadini di Sant’Elia per garantire il diritto a servizi essenziali. La qualità della vita dei nostri quartieri non può essere sacrificata sull’altare dell’indifferenza amministrativa.