Dal 27 marzo nuovo collegamento Brindisi – Zagabria
La Croazia sempre più vicina alla Puglia. A partire dal prossimo 27 marzo, infatti, si potrà volare da Brindisi per Zagabria con la compagnia aerea Ryanair. Due le frequenze settimanali, mercoledì e domenica, per raggiungere una delle città più entusiasmanti e vivaci che ancora resiste al turismo di massa.
“L’estate 2022, che consideriamo stagione della ripresa – ha dichiarato il Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – come già annunciato nei giorni scorsi, sarà ricca di sorprese. Durante la pandemia, abbiamo lavorato tutti in sinergia, in un’unica direzione e verso un unico obiettivo: restituire ai turisti la fiducia nel viaggio. Crediamo di aver fatto un buon lavoro, non solo mettendo i nostri aeroporti in sicurezza, dal punto di vista sanitario, in tutti questi mesi, ma anche ampliando l’offerta del network nazionale e internazionale. Il collegamento con Zagabria, prima volta in assoluto di un volo per la Croazia da Brindisi, rientra nel lavoro di espansione verso i Paesi dell’Est e di sviluppo di nuovi mercati, voluto da Aeroporti di Puglia e dalla Regione Puglia.Ho contribuito, in prima persona, all’apertura del Consolato di Croazia a Bari e con le autorità e le imprese interessate ci siamo confrontati circa l’opportunità derivanti dalla presenza a Zagabria del mondo economico pugliese. Siamo certi – ha concluso Vasile – che, attraverso il collegamento con Zagabria si svilupperanno notevolmente i flussi incoming e outgoing”.
Mauro Bolla, Country Manager in Italia per Ryanair, ha dichiarato:
“In qualità di compagnia aerea n.1 in Italia, siamo lieti di annunciare una nuova rotta da Brindisi per Zagabria che fornirà ai nostri passeggeri un’ulteriore entusiasmante destinazione estiva in questa tanta attesa estate 2022. Ryanair conferma il suo impegno per un’ulteriore crescita in Puglia, supportando la ripresa del turismo italiano con un collegamento internazionale aggiuntivo e dando al turismo outbound una spinta tanto necessaria dopo 2 anni di rallentamenti legati alla pandemia”.