Decarbonizzazione Brindisi, Cannalire (Pd): “Il tavolo ministeriale senza Ministro e vertici Enel è un preoccupante segnale di disinteresse verso le imprese e territorio”
Comunicato stampa a firma del segretario cittadino Pd, Francesco Cannalire, in merito al tavolo ministeriale sulla decarbonizzazione tenutosi a Brindisi. Di seguito il testo:
“Dal tavolo ministeriale per la decarbonizzazione riunitosi a Brindisi è emerso un dato incontrovertibile; il Governo ed Enel hanno lasciato sole le Istituzioni locali e la Regione Puglia a dirimere una faccenda fortemente complessa ad oggi senza una reale e concreta prospettiva. I segnali d’interesse di diverse aziende che porterebbero nuove attività, con possibili investimenti e posti di lavoro, non possono essere mortificati dall’assenza di rappresentanti dell’esecutivo nazionale che convocano una riunione e poi la disertano come ha fatto il Ministro Urso che non ci ha degnato neanche di un saluto istituzionale in collegamento. Non reputiamo serio e responsabile un atteggiamento del genere in quanto le imprese che hanno mostrato interesse ad investire a Brindisi hanno bisogno di chiarezza e soprattutto garanzie siano esse una legge speciale o un accordo di programma. A pensar male, se queste sono le condizioni, la convocazione del tavolo a Brindisi, da opportunità e contatto diretto, appare più un tentativo del Governo Meloni di allontanare i problemi da Roma e scaricarli sul territorio. Per favorire gli investimenti illustrati ed
altri che potrebbero arrivare, le domande che avremmo posto al Ministro, e in generale al Governo, sarebbero state tante: quali sono le condizioni straordinarie che l’esecutivo intende inserire nell’accordo di programma o legge speciale per Brindisi stante il complesso ingorgo burocratico e normativo insistente per l’area sin? Quante risorse intende appostare il Governo per l’accordo di programma o legge speciale? Quali sono le indicazioni e gli indirizzi per l’area di Brindisi che il Governo intende dare alla ‘sua’ azienda di Stato Enel?
Infatti, oltre all’assenza del Ministro Urso che evidentemente non reputa prioritaria la vertenza Brindisi tanto quanto altre realtà a noi vicine, in questa vicenda che coinvolge il primo sito italiano per importanza produttiva di Enel che ha dato tantissimo in termini strategici al Paese, si continua a registrare una colpevole assenza e un vergognoso disinteresse dell’A.D. di Enel, Flavio Cattaneo, e del Direttore Italia, Nicola Lanzetta. Non riteniamo giusto infatti che si chieda a tanti imprenditori lo sforzo di investire a Brindisi, ad oggi peraltro senza garanzie normative, e non si pretendano risposte da Enel che ha il dovere morale di ristorare questo territorio o con una ‘nuova industrializzazione’ sostenibile e innovativa o con la completa bonifica di tutti i suoi siti a Brindisi.
Fin quando non arriverà un concreto e tangibile cambiamento dell’atteggiamento di Enel e non avremo chiarezza sulle proprie intenzioni, ogni tavolo o riunione ministeriale rischia di ridursi ad un confronto sterile che, a causa del fattore tempo, può ritorcersi contro la comunità brindisina in ogni sua articolazione.