Don Luigi Maria Epicoco giovedì 14 luglio a Mesagne presenta “La scelta di Enea”
Don Luigi Maria Epicoco a Mesagne ospite d’eccezione nelle serate di fraternità della Novena alla Madonna del Carmine. Giovedì 14 luglio, nell’Atrio del Castello alle ore 20.30, don Luigi presenterà il suo nuovo libro “La scelta di Enea. Per una fenomenologia del presente”, edito dalla Rizzoli. Don Epicoco, 41 anni originario di Mesagne, attualmente è Assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione ed editorialista dell’Osservatore Romano. Sarà a Mesagne per la celebrazione eucaristica in occasione dell’ultimo giorno della Novena e poi, in serata, incontrerà i mesagnesi per presentare il suo ultimo lavoro editoriale.
Nella presentazione del libro si legge: “L’uomo è un essere imitativo, apprende la vita con gli occhi. Questo è il motivo per cui in ogni tempo e in ogni luogo ha sempre fissato lo sguardo su qualcuno per capire sé stesso.” Ed è proprio questa sua peculiare caratteristica ad aver dato origine a testi come l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, ma anche testi sacri come la Bibbia o in tempi più recenti la Divina commedia, le commedie di Shakespeare, o spostandoci verso i giorni nostri Il Signore degli Anelli e forse anche lo stesso Harry Potter. Testi che toccano l’immaginario collettivo presente in ciascuno di noi e lo guidano, attraversando così i secoli e le generazioni. Tra queste opere ce n’è una che, secondo Epicoco, si presta più delle altre a essere la chiave di lettura del presente: l’Eneide di Virgilio. “Alcuni passaggi decisivi della vita di Enea e della sua personalità mi sono parsi i più congeniali a illuminare il tempo attuale.” E così, dopo una riscrittura in chiave narrativa di quei passaggi, l’autore condivide con noi una riflessione più ampia del tema di fondo allo scopo di “ricollegare l’immaginario con la storia attuale e con le possibili scelte e opportunità che ci si aprono davanti.
“La scelta di Enea” diventa così la rilettura di un’opera fondante della nostra cultura e al contempo uno strumento per interpretare la contemporaneità. Una lente attraverso la quale riflettere sul presente che “scarseggia di speranza e ha bisogno di guardare e di credere nella primavera in attesa sotto la neve dell’inverno che stiamo vivendo.”
L’iniziativa culturale è patrocinata dalla Città di Mesagne e inserita nella programmazione “MesagnEstate 2022 – lo spettacolo dell’inclusione”.