“ Donne e bambini in fuga dal loro paese, pronti ad accogliere il popolo ucraino”
Brindisi ha una grande tradizione nell’accoglienza da sempre dimostrata ai profughi in fuga dalle guerre o da situazioni di povertà estrema.
Tutti ricordano quanto la popolazione brindisina seppe fare in occasione dell’esodo degli albanesi, che a migliaia giunsero nel nostro porto ricevendo una accoglienza commovente dalle Istituzioni e dai privati cittadini.
Quanto accade in Ucraina non deve quindi lasciarci indifferenti.
Sono oramai centinaia di migliaia le donne ed i bambini che fuggono da un Paese in fiamme.
Occorre che l’Amministrazione Comunale si faccia promotrice della individuazione di strutture idonee ad ospitare quanti chiedono solo un rifugio sicuro e dei pasti caldi.
Del resto i Comuni possono sottoscrivere accordi di collaborazione con la Prefettura perché sia affidata loro la gestione dell’accoglienza, prevedendo anche ristori per chi mette a disposizione abitazioni, residence e alberghi con oneri interamente a carico del Ministero dell’Interno.
Si potrebbe anche sollecitare la Curia Arcivescovile ad utilizzare le stanze del seminario, ad oggi desolatamente vuote.
Senza considerare che decine di famiglie brindisine si sono già dichiarate disposte ad accogliere i profughi ucraini senza nulla a pretendere in cambio.
Il Movimento Femminile Repubblicano dichiara da subito la sua disponibilità ad essere coinvolto nella organizzazione dell’accoglienza nella certezza che analoga disponibilità verrà offerta da tutte le forze politiche ed associazioni di volontariato presenti sul territorio.