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Due incontri, due storie: il Natale del Cinema Impero di Brindisi

Due incontri, due storie: il Natale del Cinema Impero di Brindisi

Il Cinema Impero di Brindisi si prepara ad accogliere la programmazione natalizia con due pellicole di particolare interesse artistico. Nei giorni 25, 28 e 29 dicembre sarà proiettato “Freud – L’ultima analisi”, mentre l’1 e 2 gennaio toccherà a “L’orchestra stonata”. Entrambi gli appuntamenti sono in programma alle ore 18.30 e il costo del
biglietto è di 7 euro per il posto unico e 5 euro per il ridotto, con apertura del botteghino mezz’ora prima della proiezione.
“Freud – L’ultima analisi”, diretto da Matt Brown e interpretato da Anthony Hopkins e Matthew Goode, è un dramma storico ispirato alla pièce teatrale di Mark St. Germain. La pellicola esplora un incontro immaginario tra Sigmund Freud e C.S. Lewis, due figure intellettuali centrali del Novecento. Ambientato nel settembre del 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, il film ricostruisce il dialogo tra Freud, ormai malato e prossimo alla morte, e Lewis, noto per essere il futuro creatore delle “Cronache di Narnia”. Il confronto verte sulla questione dell’esistenza di Dio e sulla natura umana in un contesto di crisi globale. Pur essendo una finzione, la sceneggiatura si basa sulle rispettive posizioni filosofiche e teologiche dei due protagonisti rendendo la discussione plausibile e coinvolgente.
La narrazione è fortemente influenzata dalla metodologia del kammerspiel, un genere teatrale e cinematografico che predilige ambienti chiusi, dialoghi intensi e conflitti psicologici. L’atmosfera è resa ancora tesa dall’imminenza della guerra, mentre le interpretazioni di Hopkins nei panni di Freud e di Goode in quelli di Lewis aggiungono
profondità al confronto. Anna Freud, figlia del celebre psicanalista, interpretata da Live Lisa Fries, conferisce un ulteriore elemento di introspezione e dramma familiare.
Il film affronta temi esistenziali e filosofici con una sobrietà tipica delle produzioni di Matt Brown. Già noto per “L’uomo che vide l’infinito” (2015), il regista dimostra ancora una volta la sua capacità di adattare opere teatrali per il grande schermo senza perdere l’intensità dei dialoghi e la complessità delle relazioni interpersonali. Girato tra Londra e Dublino, il film si avvale di una fotografia che enfatizza i toni scuri e i chiaroscuri, riflettendo l’incertezza e il pessimismo dell’epoca. Presentato all’AFI Film Festival del 2023, è uscito negli Stati Uniti lo scorso anno e arriva ora nelle sale italiane con un carico di aspettative.
Il secondo appuntamento, “L’orchestra stonata”, è una commedia drammatica diretta da Emmanuel Courcol, noto per il film “Un triomphe” del 2020. Presentato al Festival di Cannes 2024 e alla 19ª Festa del Cinema di Roma, il lungometraggio affronta temi familiari e sociali attraverso la musica. La trama segue Thibaut, un affermato direttore
d’orchestra quarantenne che scopre di avere la leucemia. Durante le analisi per la compatibilità con un donatore, apprende di essere stato adottato e di avere un fratello biologico, Jimmy, un uomo semplice che lavora in una mensa sociale e suona il trombone nella banda comunale.
Il film esplora le dinamiche tra due fratelli cresciuti in contesti molto diversi: Thibaut, raffinato e colto, e Jimmy, istintivo e orgoglioso. La loro relazione si sviluppa attraverso la musica, elemento comune che permette loro di superare le iniziali diffidenze e avvicinarsi l’uno all’altro. La scoperta del talento musicale di Jimmy, che possiede l’orecchio assoluto, rappresenta un punto di svolta nella trama. La storia procede con delicatezza, alternando momenti di dramma e leggerezza, fino a una commovente esecuzione finale del “Bolero” di Ravel.
Courcol dimostra una grande sensibilità nella gestione dei temi trattati, evitando i cliché e il sentimentalismo edulcorato. La malattia di Thibaut e le difficoltà di Jimmy sono affrontate con pudore e realismo, mentre la musica diventa il mezzo per raccontare una storia di riconciliazione e riscatto. La sceneggiatura, misurata ed essenziale, riesce a intrecciare efficacemente le vicende personali dei protagonisti con questioni sociali più ampie, come la crisi economica e le lotte dei lavoratori. Le interpretazioni di Benjamin Lavernhe e Pierre Lottin sono uno dei punti di forza del film. Lavernhe, nei panni di Thibaut, restituisce con precisione le sfumature di un uomo combattuto tra successo e vulnerabilità, mentre Lottin offre un ritratto autentico e toccante di Jimmy, un uomo che lotta per affermare il proprio valore. La regia di Courcol, attenta e discreta, permette agli attori di non sovraccaricare mai la narrazione.
Il titolo italiano, “L’orchestra stonata”, suggerisce un contrasto che in realtà viene risolto nel corso del film. La musica, infatti, diventa il filo conduttore che unisce i personaggi e permette loro di superare le difficoltà. Il film è una commedia a vocazione popolare, nel senso più nobile del termine, capace di toccare corde emotive senza scadere nella retorica. La programmazione natalizia del Cinema Impero offre dunque due opere di grande spessore, che esplorano temi universali come la fede, il confronto tra ideologie e il legame familiare. Due appuntamenti da non perdere per chi desidera riflettere e lasciarsi coinvolgere dalla forza della narrazione cinematografica.

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