Edison, Quarta (F.I.): “ Rossi impari a rispettare il Consiglio comunale”
Ma come si permette il sindaco Rossi ad assumere decisioni (deleterie) in nome dei brindisini contravvenendo al volere del Consiglio comunale, che in una democrazia rappresenta la massima espressione della volontà popolare? Per ben due volte la maggioranza dei consiglieri si è espressa a favore di Edison e contro la furia ideologica del sindaco. Eppure questo non basta per fermare gli atti anti-democratici e illegittimi di Rossi, oramai fuori controllo e pronto a sacrificare la città pur di vedere soddisfatte le sue battaglie di retroguardia. Chi gli ha conferito la legittimità di presentare ricorso al Tar contro il parere positivo del Mite alla realizzazione del deposito di gnl di Edison? Ed Emiliano in base a quale criterio ha deciso di appoggiare la crociata solitaria di un sindaco ormai al capolinea, contravvenendo a sua volta al parere positivo rilasciato dai suoi uffici? Il rispetto della volontà della maggioranza lo insegnano alle scuole elementari. Già altre volte Rossi è andato contro il volere del Consiglio comunale, come ad esempio quando ha avversato in ogni modo le opere portuali sulla cui realizzazione si è espressa favorevolmente l’assise comunale.
Rossi continua ad andare avanti come un treno prossimo a deragliare, collezionando atti illegittimi uno dopo l’altro. Il Mite, infatti, non ha potuto fare a meno di tirare le orecchie a Rossi, rilevando come debba essere il Consiglio comunale ad esprimersi in materia urbanistica (mentre l’amministrazione, non avendo i numeri, ha presentato solo una delibera di giunta resa possibile dalla infinita disponibilità dei volubili assessori del Pd) e come il decreto della presidenza della Provincia abbia riportato considerazioni anche su materie la cui competenza non è dell’ente provinciale. Ma siamo abituati a queste prevaricazioni di Rossi, che continua a perpetrarle: non ultimo in occasione del parere reso dal Comune sul progetto definitivo della vasca di colmata, con i dirigenti che se ne sono usciti fuori con considerazioni assurde. Su tutte: «Le numerose richieste di concessioni demaniali da parte di operatori portuali finalizzate a esercitare attività prettamente commerciali e industriali sono impattanti sotto il profilo ambientale, nonché paesaggistico». Un ulteriore, chiaro segno di fastidio verso le attività portuali, che forse si preferirebbe non esistessero proprio per non incorrere nel rischio di disturbare il volo di qualche uccello. O ancora, udite udite, con la realizzazione della vasca di colmata l’area del villaggio Montecatini «perderebbe il proprio affaccio al mare e la possibilità di ospitare ulteriore parte del lungomare sud». Sembra di sognare.
Mentre qui si parla di panorami e passeggiate romantiche, a Ravenna intanto Royal Caribbean porterà 300.000 crocieristi l’anno scegliendo quel porto a seguito della realizzazione del deposito di gnl di Edison. Una delle tante occasioni che il nostro sindaco vuol far perdere alla città inseguendo battaglie e fantasmi personali.
Gianluca Quarta, Consigliere comunale di Forza Italia