Fasano abbraccia Papa Francesco per il G7 di giugno
Il Sindaco, Francesco Zaccaria, condivide i sentimenti personali, dell’amministrazione e quelli della Città a seguito dell’annuncio dell’arrivo di Papa Francesco al G7, nella sessione outrich, aperta cioè anche ai Paesi invitati, dedicata all’intelligenza artificiale. È la prima volta nella storia che un pontefice interviene ai lavori del gruppo dei 7, ad annunciarlo, poco fa, in un video messaggio la presidente del consiglio, Giorgia Meloni.
«Questa visita ci onora, proviamo profonda gratitudine e felicità. Papa Francesco ci ricorda l’importanza di questo storico momento istituzionale che si terrà dal 13 al 15 giugno prossimi nel nostro territorio – dichiara il sindaco, Francesco Zaccaria, che continua – La nostra amata Città è pronta ad abbracciarlo, avvertendo l’onore di accogliere uno dei più grandi difensori della pace della storia e la responsabilità di avere un’attenzione speciale da parte del miliardo e mezzo di cattolici del mondo in uno dei momenti più importanti e delicati dei nostri tempi. Un’ulteriore responsabilità che investe le terre di Fasano, pronte ad ospitare un appuntamento internazionale ispirato da valori e principi votati alla difesa della libertà e della democrazia e alla gestione delle sfide globali. Il G7 dovrà prendere decisioni storiche per tutta l’umanità e l’alta parola del Papa non potrà che esortare al bene comune».
C’è tanta Puglia in quell’autentica macchina del tempo, che va delineandosi con la mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» in allestimento nel Castello normanno-svevo di Mesagne. L’evento, organizzato dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, vede il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia e la collaborazione fra la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei Puglia, organismi del Ministero della Cultura, e il Comune di Mesagne, capofila di soggetti quali Rete d’Impresa Micexperience e Regione Puglia, in ottemperanza al Protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”. A cura della rete di imprese Puglia Micexperience – che sempre nel Castello di Mesagne ha proposto con successo gli eventi espositivi «Picasso, l’altra metà del cielo» (2018), «Andy Warhol, l’alchimista degli anni Sessanta» (2019), «Il ‘900 da Modigliani a Obey», (2021) e ancora «Caravaggio e il suo tempo» (2023) e il festival biennale «Culturare» – la mostra è l’evento culturale clou dell’estate pugliese 2024, che prende l’avvio nei giorni del G7 a Borgo Egnazia e
chiuderà i battenti il 30 novembre successivo. Esso gode della cura scientifica del prof. Pierluigi Carofano e sarà inaugurato il 13 giugno prossimo proponendo ad un pubblico vastissimo e variegato la possibilità di percorrere con efficacia e dovizia di analisi 7 secoli di arte italiana.
E «tanta Puglia» non è solo verificabile perché il percorso cronologico si apre con la scuola di Nicola Pisano – che secondo numerosi studiosi nacque in Puglia agli inizi del XIII secolo – e si conclude con l’esperienza artistica Pino Pascali (1935-1968), al quale la Fondazione Prada sta dedicando a Milano, in queste settimane, una retrospettiva, ma anche perché diverse istituzioni pugliesi hanno aderito all’iniziativa di Puglia Micexperience, consentendo l’esposizione di opere d’arte della loro collezione. È il caso della Galleria Nazionale della Puglia «Girolamo e Rosaria
Devanna» di Bitonto, della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, della Pinacoteca provinciale di Bari. Dalla raccolta Devanna, che comprende 354 opere tra dipinti, disegni e bozzetti databili dal XVI secolo al XX secolo, saranno in mostra a Mesagne il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano Vecellio (1488/1490 – 1576) e il «Commiato del Cristo dalla Madre» di Giovanni Lanfranco (1582 – Roma 1647). Dalla Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, ancora, giungeranno il «Busto di donna» e «Dans le monde» dell’apprezzatissimo artista barlettano (1846-
1884). Dalla Pinacoteca provinciale di Bari, intitolata a Corrado Giaquinto (1703-1766), saranno esposte a Mesagne il «Diomede» del pittore molfettese e il «Filosofo» di Francesco Fracanzano (1605-1651). La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, infine, non ha ancora ufficializzato i prestiti, mentre è notizia di queste ore la disponibilità dell’organizzazione della mostra a studiare in maniera più approfondita il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano della raccolta Devanna.