Fasano “Sogno Reloaded”, a Lama d’Antico va in scena Shakespeare
Se un sogno non ha troppe difficoltà, se incontra soltanto momenti accomodanti e strade spianate, allora non è il sogno giusto.
Dopo due settimane di duro lavoro, di studio e di conoscenza dell’arte attoriale, i ragazzi del workshop ideato dalla compagnia fasanese SenzaConfine sono pronti a vivere il loro sogno a occhi aperti debuttando con «Sogno Reloaded», performance finale della residenza-studio sul «Sogno di una notte di mezza estate» di William Shakespeare.
L’evento avrà luogo domenica 6 agosto alle 21.30 al Parco rupestre di Lama d’Antico e rientra nel cartellone artistico dell’ATS Katharà nell’ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano.
Una rivisitazione che punta a sovvertire i canoni tradizionali di uno dei classici più rappresentati della storia del teatro mondiale e che vedrà protagonisti giovanissimi attori provenienti da tutta Italia che, diretti da Federico Vigorito nella doppia veste di formatore e regista, porteranno in scena la celebre opera del drammaturgo e poeta inglese.
La pièce è incentrata su tre storie d’amore che si intersecano e convergono fra loro: la prima è quella di Teseo, duca di Atene, che preannuncia le sue nozze con Ippolita, regina delle Amazzoni; la seconda narra della storia d’amore fra Elena e Demetrio; la terza vede invece protagonisti Oberon, re delle fate, e la moglie Titania.
Un grande classico che prenderà vita grazie all’entusiasmo e alla passione dei dodici interpreti, orgogliosi di mettersi in gioco e di misurarsi dinanzi al pubblico di casa in nome di una grande passione chiamata “Teatro”.
«L’esperienza didattica non è mai unilaterale – dice il regista Vigorito -. Quello con i ragazzi, specialmente se molto giovani, si rivela sempre un incontro che arricchisce, io ne esco spesso con le idee confuse e la considero una benedizione per il nostro mestiere. Confondersi e dover scegliere una soluzione nuova.
Mi auguro che i nostri giovanissimi attori sappiano fare tesoro di questo semplice meccanismo sul quale ho cercato di insistere: l’interprete è responsabile del racconto. Se decidiamo di raccontare una storia, quella storia deve “confonderci, attraversarci” e deve necessariamente, prima di essere consegnata al nostro pubblico assumere la forma di una scelta, la forma della nostra personale, preziosissima soluzione».
CAST
Oberon/Teseo – Domenico Colucci
Titania/Ippolita – Serena Osma
Puck/Filostrato – Costantino Ricci
Fior di Pisello – Annalisa Cervellera
Quince – Alessandra Di Bari
Bottom – Domingo Sibilio
Flute – Alessio Pantaleo
Starveling – Sabrina Cordella
Ermia – Anna Somma
Elena – Sandra Di Gennaro
Lisandro – Alessandro Brescia
Demetrio – Kevin Deoli