Fasano, workshop Progetto Herald: un successo di partecipazione e collaborazione
Si è svolto con grande successo il workshop intitolato “Il Teatro Civile tra Italia e Albania: educare alla consapevolezza umana e sociale attraverso l’Arte”, tenutosi ieri, venerdì 6 dicembre a Palazzo di Città e al Teatro Sociale. L’evento, parte del Progetto Herald, (Herald Encourages and Reshapes the Arts’ Longevity and Develpoment), ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del settore, studenti e appassionati di teatro, contribuendo a rafforzare i legami culturali tra Italia e Albania.
«Herald, come accade con tutti i progetti Interreg – dice l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli -, consente alle amministrazioni di portare avanti progetti importanti che, con le sole forze dei bilanci comunali, non sarebbe possibile attuare. In questo caso abbiamo attivato percorsi culturali e formativi coinvolgendo i nostri giovani. È stato bellissimo vedere il loro entusiasmo ed il modo naturale e meraviglioso in cui hanno creato rapporti con i loro coetanei albanesi. Continueremo a proporre progetti di questa natura e sempre con un occhio speciale rivolto ai ragazzi».
L’incontro, aperto dal Sindaco della Città di Fasano Francesco Zaccaria, con gli interventi dell’assessore alla Cultura Cinzia Caroli, del vicesindaco del Comune di Argirocastro (Albania) Blerina Duka, del presidente di Puglia Culture Paolo Ponzio, del Responsabile del Settore Coordinamento all’Integrazione Europea e Aiuti Esterni Eraldo Breshani, del Responsabile del Progetto Herald per il Comune di Fasano Sandra Capozzi, del Responsabile del Progetto Herald per Puglia Culture Lino Manosperta, e del Responsabile del Coordinamento Integrazione Europea e Aiuti Esteri del Comune di Argirocastro Marisela Peçi, ha messo in luce l’importanza del teatro civile come strumento di educazione e di sensibilizzazione sociale.
Ai referenti istituzionali si è aggiunto il contributo tecnico di Teresa Cecere, direttrice artistica e formatrice teatrale dell’Associazione “Senza Confine”, Mimmo Capozzi, direttore artistico del Teatro Sociale di Fasano, Lejda Celi, direttrice del Teatro di Argirocastro e Cinzia Cupertino, docente di lettere e referente del progetto OFFPRESS.
Durante la mattinata, i relatori hanno condiviso esperienze e visioni strategiche legate al progetto HERALD, sottolineando la necessità di creare una community di operatori delle performing arts per promuovere future produzioni culturali. La tavola rotonda, che ha coinvolto anche studenti delle scuole superiori di Fasano, ha offerto uno spazio di confronto attivo, permettendo ai partecipanti di esplorare il tema del teatro civile come ponte tra culture e come strumento di cittadinanza attiva.
Nel pomeriggio, a teatro, il dibattito condotto da Teresa Cecere ha approfondito l’importanza del teatro civile nella formazione di una consapevolezza pubblica responsabile, grazie a performance live che hanno offerto agli spettatori un assaggio del lavoro artistico sinergico del cast italo- albanese. Tra i momenti salienti: l’omaggio nel foyer a Ismail Kadaré – nello specifico alle sue opere
“La Città di pietra” e “Il palazzo dei sogni” con un focus sui temi della guerra, della poesia e del sogno -, una performance di Davide Di Bello, Sandra Di Gennaro, Greta Iacovazzi, Chiara Laghezza, Alessandra Orlando e Ilenia Sibilio; la presentazione video, a cura di alcuni studenti ed ex studenti dell’IISS Salvemini coordinati dalla docente Gabriella Cavallo, del progetto fotografico Eterea e la webserie #PRIMAVERA, incentrati sull’utilizzo dell’immagine per sensibilizzare su tematiche di attenzione sociale; l’esibizione “Teatro Civile: Voci di Resistenza e Umanità” – un estratto da Destinazione / Nemesiade / A braccia aperte, a cura dell’Officina del Sole e di Teatro Steinhof – La
Casa di Pietra, per la regia di Alessandro Fiorella; il contributo artistico di Vito Alfarano della AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica, che ha riportato la sua esperienza nella Casa circondariale di Brindisi, col progetto di danza “Orme”. I momenti perfromativi hanno catturato l’attenzione del pubblico, dimostrando il potere del teatro nel raccontare storie di identità e resistenza.
A conclusione del workshop è stata presentata l’anteprima del progetto di coproduzione teatrale italo-albanese “Onora il padre – Ndero Babane” con Maria Barnaba, Lejda Celi, Ginevra Ciuni e Serena Osma, curato da David Marzi e Erjion Hinaj. La prewiew del percorso formativo ha visto intersecarsi scenicamente le storie di Franca Viola, passata alla storia come la prima donna a dire no all’antica tradizione del “Matrimonio riparatore”, e delle Burrneshe albanesi, le “vergine giurate” che assumono il ruolo di uomo nella società. Una performance di grande impatto emotivo, molto apprezzata dal pubblico in sala, ora in attesa di poter assistere alla restituzione completa, quale
finalizzazione del progetto Herald.
Il workshop si è concluso con l’auspicio di un futuro ricco di collaborazioni artistiche e scambi culturali, confermando l’impegno del Comune di Fasano e dei partner del progetto a promuovere il teatro civile come strumento di integrazione e crescita sociale. Tutti i partecipanti hanno espresso un grande interesse nel continuare a lavorare insieme per sviluppare ulteriormente le relazioni tra le comunità artistiche e culturali dell’area Adriatica.