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Festival “Verdi in Jazz” nel foyer il “Vincenzo Deluci Quartet”

Festival “Verdi in Jazz” nel foyer il “Vincenzo Deluci Quartet”

Un concerto nel foyer del Nuovo Teatro Verdi. Il secondo appuntamento del festival “Verdi in Jazz” – in programma mercoledì 28 dicembre alle ore 19 – vede protagonista “Vincenzo Deluci Quartet” in “Cinema per le tue orecchie”, una fusione di energia tra un calice di vino e una rotta sonora che valorizza la creatività e la personalità degli artisti in scena. Il biglietto costa 12 euro – disponibile presso il botteghino del teatro e online sul circuito Vivaticket alla pagina bit.ly/3jvwIvK. Il festival è organizzato dal Teatro Pubblico Pugliese e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi – con il sostegno del main sponsor Enel – ed è parte integrante dell’offerta del politeama brindisino per la stagione 2022-23, un viaggio trasversale nel carattere multidisciplinare del teatro. Il secondo concerto di “Verdi in Jazz” sarà anche un incontro tra la musica e il vino offerto al pubblico da Cantina Botrugno.

“Cinema per le tue orecchie” è un tappeto sonoro fatto di paesaggi acustici surreali e di suoni d’ambiente che avvolgono lo spazio ben oltre le possibilità del cinema tradizionale. Composizioni originali, tratte da suoni mutuati dalla natura e dalla storia orchestrati e trasformati, in cui pubblico e performer sono immersi allo stesso modo, liberi di chiudere gli occhi e sentire le note nel profondo e di perdersi nella musica. Attraverso la musica, ognuno può immaginare un suo film in una dimensione immersiva. Vincenzo Deluci, musicista e compositore fasanese, ha trasformato negli anni un disagio in forza. Perché, nella passione e nell’amore per la musica, dopo un grave incidente, ha trovato la voglia di ricominciare, di non arrendersi, di continuare a suonare la sua tromba, lo strumento che lo accompagna da bambino e che gli ha permesso di collaborare con jazzisti di fama internazionale e di esibirsi in concerti con artisti del calibro di Sergio Caputo, Vinicio Capossela, Renzo Arbore, Avion Travel e tanti altri.

Il progetto artistico è pensato per avvicinare il cinema ai non vedenti secondo una ricerca inclusiva. Nello spettacolo il pubblico è condotto, attraverso atmosfere, suoni ed armonie, in un viaggio cinematografico in cui le “scene” sono affidate all’immaginazione del singolo spettatore. A fare da timone la tromba di Vincenzo Deluci, la chitarra di Nando Di Modugno e il contrabbasso di Camillo Pace. Sulla trama musicale si innestano i testi riadattati e narrati da Fabrizio Giannuzzi in quella che diventa un’esperienza emozionale. Musica, parole e suoni si fondono in un’alchimia che guida lo spettatore nella potenza evocativa e immaginifica della musica.

Il connubio tra musica Jazz e vino porta con sé un fascino singolare, un viaggio sensoriale che lega emozioni e gusto. Il festival del Verdi lo riqualifica curvando i concerti in un’atmosfera lounge pensata nel foyer di grande suggestione ed emozionalità. Diceva William Shakespeare che «La terra ha musica per coloro che ascoltano». In fondo il vino contiene la mappa liquida di un territorio, così vino e Jazz si abbracciano in una corrispondenza di sentimenti e di emozioni per la loro capacità di regalare vibrazioni positive. La musica Jazz crea sensazioni intense e coinvolgenti, è un genere che richiede il suo tempo, un po’ come fa un buon vino: per questo “Verdi in Jazz” pone l’accento su questa assonanza regalando il piacere dell’incontro tra struttura e armonia. Sarà poi ciascuno spettatore a scoprire il proprio senso del gusto, la propria capacità di ‘sentire’ il suono universale dietro al quale si nasconde passione, conoscenza e amore per le cose belle della vita. «Il Jazz non è solo musica, è un modo di vivere, è un modo di essere, un modo di pensare», diceva la grande Nina Simone nascosta in una coltre di fumo di sigaretta dietro un pianoforte. Il Jazz è un’emozione, uno stato d’animo, un modo di essere o uno stile di vita. Ciascuno dei musicisti o degli ascoltatori Jazz riscopre ogni volta una versione differente di se stesso.

 

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