Giovedì passeggiata per i beni confiscati del quartiere Commenda
Giovedì 21 luglio, a partire dalle 17, è in programma una passeggiata comunitaria che attraverserà il quartiere Commenda per conoscere alcuni dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Un’occasione non solo per sapere quali e quanti sono, ma anche per ascoltare le testimonianze di chi in città da sempre è attivo in percorsi di antimafia sociale, testimoni privilegiati che ci accompagneranno in questo percorso.
A partire dalle ore 17 una visita guidata attraverso questi luoghi simbolici permetterà di raccontare alla comunità brindisina e ai volontari del campo E!state Liberi di Mesagne il percorso che il Comune di Brindisi ha intrapreso per valorizzare e promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati attraverso il progetto “Circolo della legalità”.
Il punto di ritrovo sarà presso l’Oratorio dei Salesiani, in via Appia 195, un luogo di aggregazione che ha sempre rappresentato un importante punto di riferimento per i giovani del quartiere. La passeggiata comunitaria avrà la durata di circa due ore tra le strade della Commenda, visitando e scoprendo quattro beni confiscati.
“La conoscenza è la via maestra del cambiamento” ed è proprio scoprendo le storie di questi beni confiscati, ricostruendo la memoria collettiva della nostra città fatta soprattutto di storie di riscatto che si invita la comunità a partecipare e costruire un percorso nuovo di coprogettazione che porti a ridare nuova vita a questi luoghi.
Al termine della passeggiata, per chi vorrà proseguire, Parco Buscicchio al quartiere Sant’Elia ospiterà un aperitivo comunitario; un modo per creare nuove relazioni e riscoprire legami di comunità, messi a dura prova negli ultimi anni a causa della pandemia Covid 19.
Le attività del progetto Circolo della legalità, finanziate attraverso l’avviso n. 2/2017 “Cantieri innovativi di antimafia sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano” della Regione Puglia, rappresentano un’opportunità per tante ragazze e ragazzi brindisini che vivono in un contesto difficile di conoscere e ascoltare testimonianze privilegiate di chi ha affrontato e ha deciso di dire di no alle mafie: imprenditori vittime di racket e usura, familiari delle vittime innocenti delle mafie. Ma soprattutto è un’occasione di riscatto e per entrare in contatto con esperienze positive e di riscatto, stimolo per la crescita e il cambiamento.
Il Comune di Brindisi, parte dell’ATS “Rete della legalità” nata per realizzare il progetto, ha il compito di realizzare attività di animazione sociale e culturale utili ad aggregare, sensibilizzare, informare e formare la comunità di riferimento, e strumentali a conoscere meglio l’impatto del fenomeno mafioso attraverso la conoscenza dei beni confiscati e l’elaborazione condivisa di strategie di riutilizzo dei beni.