Guardia di Finanza Brindisi, nel 2024 sequestrate 638 banconote cotraffatte per un valore di otre 21mila euro
È di oltre 21.000 euro il valore delle 638 banconote false sequestrate nell’ultimo anno dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi a seguito di attività dirette a contrastare il fenomeno del “falso nummario”.
Lotta alla criminalità economica e finanziaria e sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento: sono queste le prerogative di legge affidate al Corpo per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali nonché a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta. Un comparto di specialità definito, da ultimo, nell’articolo 2 del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177.
In tale contesto, l’azione investigativa della Guardia di Finanza è finalizzata a ricostruire l’intera filiera del “falso” al fine di individuare i centri di produzione e di distribuzione delle banconote contraffatte.
Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente ai Reparti della Guardia di Finanza le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Brindisi.
La “classifica” delle banconote false sequestrate dai Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi trova al primo posto il taglio da 20 euro (347 banconote per un valore di 6.940 euro), seguite da quelle da 50 euro (242 esemplari per un corrispondente valore pari a 12.100 euro) e, quindi, da 100 euro (20 biglietti per un corrispondente valore pari a 2.000 euro), nelle restanti posizioni vi sono quelle da 10 euro (24 pezzi), e 3 da 5 euro. Per quanto attiene, infine, ai tagli di maggior valore, si annoverano 2 banconote da 200 euro.
I sequestri di banconote operati dalla Guardia di Finanza di Brindisi testimoniano l’impegno del Corpo nella repressione delle condotte di falsificazione monetaria, nell’ambito di una generale salvaguardia del risparmio dei consumatori e del sistema finanziario.