Il partito Democratico di Brindisi sul sindaco Marchionna: “Silenzio colpevole del primo cittadino sulle parole di Mevoli”
Comunicato stampa congiunto Federazione provinciale Brindisi e circolo cittadino Pd in replica al sindaco Marchionna sulla vicenda Mevoli. Di seguito il testo:
<<La posizione del Sindaco Marchionna sulle dichiarazioni ed i post del Consigliere Cesare Mevoli desta stupore e lascia l’amaro in bocca. Appare incredibile che il Sindaco di un capoluogo di provincia accetti di buon grado che la libertà di pensiero di un rappresentante istituzionale della sua maggioranza non debba trovare limite nemmeno nel rispetto per gli altri, dove per altri si intende anche una ragazzina che ha appena perso la sorella a causa di un ignobile femminicidio.
Ancora più errato ed inadeguato appare l’atteggiamento pilatesco di Marchionna laddove si consideri che i post di Mevoli non sono altro che dei “copia ed incolla” da pagine web riferibili a matrici di estrema destra, antisemite e razziste, ruotanti attorno all’emisfero di Casapound e movimenti similari.
Lo sa il Primo Cittadino di Brindisi che la frase che apre uno dei post di Mevoli (MA QUALE PATRIARCATO, “QUESTO” È’ IL VOSTRO UOMO RIEDUCATO) non è altro che il testo di uno striscione che Casapound ha affisso in moltissime città italiane dopo il terribile omicidio di Giulia Cecchettin?
Ecco perché il Sindaco cade in colpevole errore quando sostiene che un conto sia il pensiero espresso da Mevoli, un altro il suo ruolo politico. No, caro Marchionna, il suo Consigliere non esprime opinioni personali che vanno rispettate ma riporta frasi che hanno genesi e natura “politica” ben definita. Lei, che storicamente possiede una cultura socialista ed egualitaria, ha il dovere di stigmatizzare tali prese di posizione “politiche” e di prendere le distanze “politiche” da chi professa idee “politiche” cosi apertamente irrispettose, omofobe ed antidemocratiche.
A Marchionna e a tutte le forze democratiche (a partire dall’attuale riferimento partitico del Consigliere Regionale Fabiano Amati) si chiede, pertanto, uno scatto di orgoglio politico perchè, al di là delle rispettive scelte di posizionamento, esistono dei valori ai quali non è possibile derogare.
A meno che non si scelga deliberatamente di rinnegare le motivazioni alla base del proprio impegno politico e si decida di indugiare in comportamenti qualunquistici.
A tutti loro si rinnova la proposta di impegnarsi espressamente nel chiedere le dimissioni del Consigliere Mevoli.
A Fratelli d’Italia, i cui rappresentanti locali e nazionali (tranne qualche meritevole eccezione) si sono trincerati dietro un silenzio sconveniente quanto inopportuno, si vuole porre anche un’ultima questione.
E’ notorio che Mevoli sia molto vicino all’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno, personalità controversa che nello scorso fine settimana ha fondato un movimento che ha manifestato posizioni antitetiche a quelle di Giorgia Meloni. Da notizie di stampa si è appreso che in questo movimento sono confluiti diversi esponenti che fino a poco tempo fa militavano in partiti e movimenti di estrema destra.
Alla luce dei fatti, noi non siamo affatto sorpresi che Mevoli posti sui social frasi e motti propri di Casapound e dell’ultradestra fondamentalista ed omofoba. E voi di Fratelli d’Italia? Ritenete coerente che il vostro commissario cittadino, nonchè consigliere comunale e presidente di una importante commissione consiliare, possa tranquillamente fare riferimento a movimenti neofascisti che agiscono in netta e dichiarata contrapposizione all’attuale premier? Appare evidente che, laddove perdurasse il silenzio e non si assumessero le determinazioni del caso nei confronti del Commissario Cittadino e Consigliere Comunale che professa punti di vista antitetici al vostro impegno per la tutela ed il rispetto di ogni essere umano, tutti saranno autorizzati a ritenere che tale
asserito impegno esprima solo una posizione di mera facciata.>>