Libri di fantascienza, una chiacchierata con l’autore Mirco Goldoni
Mirco Goldoni ci ha regalato libri di fantascienza soft davvero interessanti. In esclusiva per “Brindisi Cronaca”, una chiacchierata con questo autore, a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.
Ilaria – Gentile Mirco, innanzitutto grazie per aver accettato il mio invito odierno. Non nego che per me sia sempre un onore ed un piacere intervistarti. Ho letto con vivo interesse i tuoi libri e li considero davvero ottimi. Cominciamo subito con una prima domanda di riscaldamento: quanto manca all’uscita del tuo terzo libro?
Mirco – L’uscita è prevista per Primavera 2023 e conto di rispettarla, anche se la chiusura di tutti i fili narrativi sta facendo sì che il libro sia più lungo degli altri. Inoltre ho un romanzo in fase di pubblicazione esterno alla trilogia dei Progetti che mi sta richiedendo più tempo del previsto.
Ilaria – Il terzo libro sarà anche l’ultimo? Oppure non escludi un giorno di tornare ad ideare nuovi seguiti?
Mirco – Per ora non è previsto alcun seguito, anche se non si sa mai. L’idea di questa storia per me era subito chiara, e doveva trattarsi di un solo volume (essendo il mio esordio). Puoi la tastiera mi ha preso la mano, le storie si sono intrecciate e arricchite e dai lettori ho avuto ritorni molto positivi. Mi sono accorto che avevo ancora tante cose da dire a riguardo per cui il romanzo è diventato una trilogia. Direi che il prossimo Progetto chiuderà tutte le trame aperte.
Ilaria – Ormai sei diventato una garanzia nell’ambito della fantascienza italiana. Come hai scoperto questo genere?
Mirco – In realtà la fantascienza per me è stata un amore adolescenziale, coltivato soprattutto negli anni Ottanta e prima metà dei Novanta. In seguito mi sono un po’ distaccato, soprattutto perché non ho trovato autori che mi affascinassero come quelli che avevo letto e amato in gioventù. Parlo di Asimov, ma anche di Dick, Clarke, Bradbury e tanti altri. Di scrittori contemporanei ho trovato poco che soddisfacesse appieno i miei gusti. Ho provato anche il fantasy, ma, nonostante le ambientazioni siano ricche e affascinanti, queste prendono troppo il sopravvento rispetto alla trama, per cui l’ho abbandonato.
Ilaria – Quale autore di quelli che hai citato pensi che ti abbia maggiormente influenzato?
Mirco – Sicuramente Asimov e Dick come trama (scienza e psicologia intrecciate sapientemente), Dan Brown (pur non essendo fantascienza) come classe negli intrecci.
Ilaria – Perché gli editori italiani sono così restii quando si parla di questo genere?
Mirco – Credo che l’editoria in genere e quella italiana in particolare stiano attraversando un periodo di grossissima crisi. Di vendite in primis, ma anche di comprensione di quello che sta accadendo e di posizionamento. L’editore non è una onlus, quindi deve pubblicare ciò che i lettori richiedono, anche se così si innesca un pericoloso circolo vizioso. Il lettore che non trova novità (a livello di idee, non di titoli) negli scaffali si disaffeziona alla lettura. La fantascienza poi sta soffrendo i postumi del boom degli anni ottanta. Allora le scoperte in campo astronomico erano continue, per cui era facile raccontare qualcosa che stuzzicasse la curiosità. Ora pensiamo di aver scoperto tutto. Per questo scrivo di fantascienza antropologica (che pone domande sull’Uomo), perché il vero mondo inesplorato siamo ancora noi stessi.
Ilaria – Qual è la cosa più divertente da ideare quando ci si accinge a scrivere un libro come il tuo?
Mirco – Normalmente parto con l’idea di fondo, poi mi diverte tantissimo creare l’ambientazione e plasmare i personaggi. In ciascuno di loro c’è un po’ di me e un po’ di quello che non voglio essere: vengono fuori personaggi interessanti, a mio parere.
Ilaria – Hai scritto prima Progetto Mnemòsyne, immagino dedicato alla dea della memoria, poi Progetto Dedalo, penso riferendoti al famoso labirinto. Qual è il filo che li accomuna?
Mirco – Il cervello e i suoi meccanismi, in particolare i ricordi. Se fosse possibile costruire un elaboratore in grado di leggere i ricordi delle persone, cosa succederebbe? Solo problemi o anche benefici? E se questi ricordi si sovrapponessero a quelli di chi li raggiunge? Qui potete trovare alcune risposte:
https://www.lafeltrinelli.it/progetto-mnemosyne-libro-mirco-goldoni/e/9788831412285
https://www.ibs.it/progetto-mnemosyne-libro-mirco-goldoni/e/9788831412285
Poi il dedalo, il vero labirinto nei nostri ricordi. Raggiungerli non è sufficiente per riviverli, è necessario ripercorrere il vissuto del proprietario di questi ricordi. Volete sapere come?
https://www.lafeltrinelli.it/progetto-dedalo-libro-mirco-goldoni/e/9788831412285
https://www.ibs.it/progetto-dedalo-libro-mirco-goldoni/e/9788831412285
I libri sono anche prenotabili in qualunque libreria.
Ilaria – Nuovi progetti in mente?
Mirco – Tanti, troppi. Oltre al terzo vero e proprio ‘Progetto’ della mia trilogia, entro fine anno dovrebbe uscire un romanzo a sé stante. Poi racconti, drabble e articoli, che potete trovare sul mio sito www.mircogoldoniautore.it. Lì mi diverto con alcune rubriche come FantAstrocando p.es. nella quale mescolo Astronomia e Fantascienza.
Ilaria – Mirco ti ringrazio a nome di “Brindisi Cronaca” per la bella intervista. Ritengo che tu sia la prova evidente che il genere fantascienza in Italia ha un presente ed un futuro radiosi. Auguri per il tuo prossimo romanzo!
Mirco – Grazie Ilaria a te, e a tutto il tuo gentilissimo pubblico.