L’istituto culturale ‘Storia e Territorio’ presenta la guida storico-turistica di Mesagne
Chi troverà quello che non si aspetta, ricorderà per sempre il viaggio. Questo è il miglior augurio che rivolgo a chi utilizzerà quest’accurata guida: di scoprire ciò che non cerca, per non dimenticarsene più”, il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, così conclude la Prefazione alla “Guida storico-turistica di Mesagne” realizzata da Tranquillino Cavallo e Mario Vincidell’Istituto culturale “Storia e Territorio”, che ha editato l’opera.
La guida sarà presentata sabato 7 maggio alle ore 18 nell’Auditorium del Castello Normanno-svevo di Mesagne. Dopo i saluti di Mario Vinci, presidente dell’Istituto culturale “Storia e territorio”, sono previsti gli interventi del sindacoMatarrelli; del consulente comunale alle Politiche Culturali, Marco Calò; del consulente comunale ai Beni culturali, Mimmo Stella; di Pierangelo Argentieri, presidente provinciale di Federalberghi, e di Angelo Sconosciuto, dello stesso Istituto culturale. “Mi è sempre piaciuto pensare che le guide turistiche siano una sorta di biglietto di viaggio che apre le porte alle scoperte che al loro interno non vengono raccontate. Oppure – continua il sindaco di Mesagne nella Prefazione – a quelle che vengono descritte in un modo, ma che vengono percepite diversamente da chi poi, quelle stesse scoperte, si ritrova a viverle. Non è un esercizio filosofico quello che mi capita di praticare. O almeno, se lo è, non l’ho mai considerato tale. L’imprevedibile alchimia che sprigiona la carta della guida a contatto con mani, tasche, borse e cruscotti delle auto – scrive ancora – rivela la propria utilità e consente di sapere da dove si potrebbe cominciare a visitare la città”.
E gli Autori, nell’introduzione, sostengono che “si è voluto creare una porta di accesso ai tesori di Mesagne. È una guida, quindi, che nasce dal desiderio di conoscere e far conoscere a concittadini e turisti la storia e le bellezze della nostra città non dimenticando i sapori di una cucina tradizionale che si sposa con vini doc e prodotti tipici di alta qualità. È il risultato di lunghe ricerche – dicono ancora – che hanno attinto da documenti inediti e notizie raccolte da fonti orali”. Il risultato sono oltre 150 pagine da sfogliare, per conoscere ed apprezzare la finalista di capitale italiana della Cultura 2024.