Seleziona Pagina

Medaglia d’argento Bianco Ostuni DOC Villa Agreste

Medaglia d’argento Bianco Ostuni DOC Villa Agreste

Un riconoscimento inaspettato quanto gradito quello ricevuto, un paio di settimane fa, dal “Lumen in aria” di Villa Agreste alla trentesima edizione del Concours Mondial de Bruxelles: il Bianco Ostuni DOC ha infatti ottenuto una medaglia d’argento, ed è la prima volta di un vino di questa DOC in un concorso internazionale.
“La notizia ci riempie di orgoglio” afferma Enzo Iaia, proprietario di Villa Agreste, “in quanto il nostro lavoro negli ultimi undici anni è stato condotto con un obiettivo preciso: realizzare un progetto vino di qualità che portasse a nuova vita le DOC Ostuni, per tanti anni perse ed ora finalmente rinate. Ottavianello, Impigno e Francavidda sono dei vitigni rari, per questo particolarmente preziosi, da valorizzare e far conoscere al meglio, e si trovano solo in questo specifico areale. In particolare, il Bianco Ostuni DOC che abbiamo realizzato ci stupisce continuamente per le sue evoluzioni interessanti, soprattutto dal punto di vista olfattivo: ritengo che sia venuto fuori un vino dal carattere internazionale, grazie alla mirabile complementarità dei due vitigni che lo compongono, Impigno e Francavidda per l’appunto, l’uno estremamente verticale e minerale, l’altro praticamente semi aromatico, che porta con sé una miriade di aromi di frutta tropicale. E in effetti dallo schema realizzato dai degustatori del Concours de Bruxelles, tutta questa complessità aromatica è venuta fuori, ivi compresa la nota di idrocarburo che in alcuni momenti ci riporta addirittura verso un Riesling”.
“Bianco Ostuni doc: due vitigni a bacca bianca che seguono una sola strada. Qualche ora di macerazione con le bucce per estrarre il massimo delle caratteristiche aromatiche dei vitigni e poi una fermentazione lenta a bassa temperatura: il risultato è un connubio unico.” Aggiunge Simone Santoro, il giovanissimo e promettente enologo. “Ma l’apice lo raggiungiamo con l’affinamento sui lieviti per circa sei mesi, che rende questo vino di una eleganza unica nel suo genere”
Viene premiato un lavoro di squadra, che parte dall’idea del “progetto vino”, passa attraverso l’attenta conduzione dei terreni sui quali le viti di Villa Agreste vengono allevate, la realizzazione di piccole vigne estremamente curate, l’apporto degli esperti in campo e in cantina, la divulgazione attraverso tutti i canali possibili, per chiudersi con la comunicazione visiva che è data dall’etichetta: anche questo vino, infatti, come tutte le altre referenze dell’azienda, è dedicato al santo protettore di Ostuni, creando un legame molto forte col territorio anche nell’immagine, e l’etichetta del Lumen raffigura le luminarie con le quali vengono decorate le strade del centro storico durante la festa di agosto.
“La speranza è che questa medaglia possa essere foriera di visibilità e aiutare a far luce sul nostro territorio, la sua storia, le sue tradizioni contadine e il recupero di questi vitigni rari che qui stiamo ricominciando a coltivare” prosegue Enzo Iaia. “Sarebbe auspicabile un lavoro di rete tra i pochi, pochissimi produttori che lavorano su questa DOC, magari anche con la concretizzazione di una forma associativa o consortile, per dare voce ad una realtà piccola ma estremamente interessante”.

Circa l'autore