Monito dell’Arcivescovo di Brindisi Intini: “Sacerdote scomunicato, peccato mortale partecipare alla sua messa”
Incidente diplomatico o più precisamente ecclesiastico a Brindisi, per la presenza di Enrico Bernasconi, un ex sacerdote della Chiesa Cattolica, che proprio ieri, domenica 26 marzo 2023, ha celebrato una messa in latino presso una delle sale di un noto albergo del Capoluogo Adriatico, pur essendo scomunicato “ipso facto” dalla Chiesa Cattolica dal 19 ottobre 2020 e quindi non più appartenete alla comunità ecclesiale.
Sulla presenza di Bernasconi si era espressa l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, che, proprio tramite il suo maggiore esponente S.E. mons. Giovanni Intini, aveva diramato un comunicato stampa di attenzione all’intera comunità per sconsigliarne la partecipazione dopo aver ricevuto conferma della situazione di scomunica di Bernasconi. Di seguito il contenuto del comunicato della diocesi brindisina:
“L’Arcivescovo della diocesi di Brindisi-Ostuni, attraverso alcune informazioni giunte dai social, ha appreso della imminente presenza nel territorio della diocesi, a Brindisi, il prossimo 26 marzo del sig. Enrico Bernasconi.
Come in allegato dalla comunicazione della Cancelleria della Diocesi di San Severo, risulta che il sig. Bernasconi è incorso ipso facto nella scomunica latae sententiae e, non essendoci stato fino ad oggi alcun atto di pentimento e di ritrattazione da parte del Sig. Bernasconi, egli permane fuori dalla comunione ecclesiale.
Pertanto l’Arcivescovo Giovanni rende noto ai presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli tutti che il sig. Bernasconi non è in comunione con la Chiesa universale e quindi non può esercitare in modo legittimo il ministero presbiterale (le Celebrazioni da lui presiedute e i Sacramenti da lui amministrati sono illeciti e nessun fedele può e deve prendervi parte). Chi vi partecipa cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore.
Si invitano quindi i fedeli, che hanno a cuore la Comunione Ecclesiale, a non prender parte a tale incontro.
Altresì è fatto divieto ai presbiteri parroci e rettori di chiese, amministratori parrocchiali e superiori di istituti religiosi di concedere al suddetto sig. Bernasconi luoghi di culto e spazi interni o esterni di proprietà di enti ecclesiastici.