Ostuni, Imposta di soggiorno, il contributo di Confesercenti AIGO
AIGO, l’Associazione Italiana Gestori Ospitalità Diffusa, federata Confesercenti, ha partecipato al recente incontro presso Palazzo di Città a Ostuni per discutere delle modifiche all’imposta di soggiorno. A rappresentare
l’associazione è stato Michele Piccirillo, presidente provinciale di Confesercenti Brindisi e coordinatore regionale di AIGO.
È importante sottolineare che l’imposta di soggiorno non grava sulle economie delle aziende locali né sui cittadini, in quanto è interamente a carico dei turisti ospiti. Questo aspetto la rende uno strumento strategico per generare risorse utili al miglioramento dell’offerta turistica senza incidere sulla comunità locale.
Durante il confronto, AIGO ha adottato un approccio costruttivo, sottolineando l’importanza di utilizzare in modo mirato i proventi dell’imposta per potenziare i servizi turistici e migliorare l’offerta complessiva. Il settore dell’ospitalità diffusa è infatti predominante a Ostuni, con ben 2.543 strutture ricettive così distribuite: 45
affittacamere, 37 alloggi agrituristici, 2.291 alloggi privati, 65 bed & breakfast, 4 campeggi e 102 case e appartamenti per vacanze. (fonte DMS Regione Puglia) Questo comparto rappresenta la maggioranza assoluta della capacità ricettiva locale, con migliaia di posti letto rispetto alle 18 strutture alberghiere presenti.
In quest’ottica, il rappresentante di AIGO ha proposto l’equiparazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno tra strutture alberghiere ed extralberghiere. Tale misura, secondo Piccirillo, potrebbe garantire un incremento equo (stimabile in circa 400mila euro) delle entrate da destinare al miglioramento dei servizi offerti dall’amministrazione comunale a beneficio della qualità dell’accoglienza e quindi anche degli esercenti tali attività.
Michele Piccirillo ha inoltre sottolineato che i principali fattori di attrattività turistica risiedono nella qualità dell’accoglienza e nell’efficienza del sistema integrato di commercio, ristorazione, somministrazione e servizi locali. Pertanto, è essenziale che i proventi derivanti dall’imposta siano utilizzati per sostenere e potenziare queste componenti fondamentali del settore turistico.
AIGO auspica che l’amministrazione comunale continui a promuovere un dialogo aperto e costruttivo con le associazioni di categoria, garantendo una gestione trasparente e partecipata delle risorse derivanti dall’imposta di soggiorno.
L’obiettivo è rendere Ostuni una destinazione sempre più accogliente e competitiva, capace di attrarre un turismo di qualità e generare benefici per tutta la comunità.
l’associazione è stato Michele Piccirillo, presidente provinciale di Confesercenti Brindisi e coordinatore regionale di AIGO.
È importante sottolineare che l’imposta di soggiorno non grava sulle economie delle aziende locali né sui cittadini, in quanto è interamente a carico dei turisti ospiti. Questo aspetto la rende uno strumento strategico per generare risorse utili al miglioramento dell’offerta turistica senza incidere sulla comunità locale.
Durante il confronto, AIGO ha adottato un approccio costruttivo, sottolineando l’importanza di utilizzare in modo mirato i proventi dell’imposta per potenziare i servizi turistici e migliorare l’offerta complessiva. Il settore dell’ospitalità diffusa è infatti predominante a Ostuni, con ben 2.543 strutture ricettive così distribuite: 45
affittacamere, 37 alloggi agrituristici, 2.291 alloggi privati, 65 bed & breakfast, 4 campeggi e 102 case e appartamenti per vacanze. (fonte DMS Regione Puglia) Questo comparto rappresenta la maggioranza assoluta della capacità ricettiva locale, con migliaia di posti letto rispetto alle 18 strutture alberghiere presenti.
In quest’ottica, il rappresentante di AIGO ha proposto l’equiparazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno tra strutture alberghiere ed extralberghiere. Tale misura, secondo Piccirillo, potrebbe garantire un incremento equo (stimabile in circa 400mila euro) delle entrate da destinare al miglioramento dei servizi offerti dall’amministrazione comunale a beneficio della qualità dell’accoglienza e quindi anche degli esercenti tali attività.
Michele Piccirillo ha inoltre sottolineato che i principali fattori di attrattività turistica risiedono nella qualità dell’accoglienza e nell’efficienza del sistema integrato di commercio, ristorazione, somministrazione e servizi locali. Pertanto, è essenziale che i proventi derivanti dall’imposta siano utilizzati per sostenere e potenziare queste componenti fondamentali del settore turistico.
AIGO auspica che l’amministrazione comunale continui a promuovere un dialogo aperto e costruttivo con le associazioni di categoria, garantendo una gestione trasparente e partecipata delle risorse derivanti dall’imposta di soggiorno.
L’obiettivo è rendere Ostuni una destinazione sempre più accogliente e competitiva, capace di attrarre un turismo di qualità e generare benefici per tutta la comunità.