Precampo dello stadio “Fanuzzi”, la Nitor replica alle accuse del Brindisi Calcio: “Ecco come stanno le cose”

Precampo dello stadio “Fanuzzi”, la Nitor replica alle accuse del Brindisi Calcio: “Ecco come stanno le cose”

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a firma del Direttivo Nitor sulla vicenda legata alla questione dell’uso del precampo dello stadio Franco Fanuzzi sollevata dal settore giovanile del Brindisi FC e che ritrovate qui. Di seguito il testo:
“Il Direttivo dell’ASD Nitor ritiene di dover fornire degli opportuni chiarimenti circa l’inaccettabile attacco da parte del Responsabile del Settore Giovanile del Brindisi alla nostra associazione.
Premettiamo che quanto successo è figlio di una situazione di grande difficoltà in cui versa l’impiantistica comunale cittadina, in relazione allo sport più diffuso e praticato in città, il calcio. Ma questa è una lunga storia che verrà affrontata successivamente nelle opportune sedi.
Il comunicato del Settore Giovanile del Brindisi ci accusa di aver utilizzato una fascia oraria che avremmo dovuto concedere in virtù di una collaborazione, che però come vedremo più avanti si è purtroppo interrotta. In ogni caso saremmo stati disposti a concedere le nostre fasce di allenamento se non fosse che anche noi non abbiamo effettuato in quella giornata allenamenti in virtù del fatto che le partite in programma nella giornata di Venerdì 25 Novembre erano in effetti due, e non una, come falsamente sostenuto nel comunicato, come chiunque può facilmente riscontrare consultando i referti agli atti della delegazione provinciale di Brindisi della FIGC-LND e le autorizzazioni emesse dall’Ufficio Sport del Comune di Brindisi (senza la quale la Ditta incaricata alla gestione dell’impianto, non ci avrebbe consentito l’ingresso).
Veniamo al motivo del contendere, la gestione degli allenamenti e delle gare al Precampo Comunale di Brindisi.
Nel corso degli ultimi anni la gestione delle attività (allenamenti e partite) delle diverse società che utilizzano l’impianto è avvenuta in maniera abbastanza ordinata e razionale, grazie ad una collaborazione tra i dirigenti che hanno sempre cercato di improntare i rapporti sulla base del rispetto reciproco e della condivisione delle scelte.
In questo inizio di stagione il responsabile del Settore Giovanile del Brindisi ha mostrato insofferenza, sostenendo che il settore giovanile del Brindisi dovesse avere una sorta di priorità sulle altre realtà cittadine, questa cosa da un lato è stata ritenuta inaccettabile da parte delle altre associazioni e dall’altra ha portato il Brindisi ad abbandonare il tavolo dove hanno continuato, invece, a collaborare gli altri dirigenti in rappresentanza di quasi 1000 tesserati totali.
Questa scelta di abbandonare il confronto e la collaborazione ha portato una situazione di intollerabile tensione che sta causando notevoli disservizi a tutti i fruitori dell’impianto sportivo in questione, sopratutto dopo che la federazione ha dovuto giustamente negare il regime derogatorio per l’utilizzo dell’impianto di illuminazione per le partite delle categorie dagli under 14 in su.
La nostra associazione, tra le utilizzatrici, vanta la maggiore anzianità federale e tra Scuola Calcio, Settore Giovanile e Settore Femminile conta quasi 500 tesserati e quindi, ha senza dubbio alcuno, le maggiori necessità di utilizzo di impianti di calcio a 9 e a 11 con ben 12 squadre che vanno dalla Prima Squadra Femminile della Città che milita nel Campionato di Eccellenza a 4 squadre Esordienti a 9, passando per le squadre iscritte ai Campionati under 14, under 15, under 17, maschili e femminili. Per far fronte alle difficoltà di spazi del precampo abbiamo dovuto adattarci all’utilizzo dell’impianto di Bozzano, cosa che le altre società fanno molto saltuariamente. Nonostante questo riteniamo che tutti i ragazzi e le ragazze tesserate per tutte le società abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri, paganti o non paganti, con la V o con il sole sul petto e quindi auspichiamo che su queste basi possa tornare una più ampia collaborazione, magari aiutati dal Comune di Brindisi che può abbastanza agevolmente sbloccare problematiche attualmente in fase di apparente stallo.”

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