Presso la Scuola Primaria e dell’Infanzia Giovanni XXIII di Ostuni si è parlato di consumo sostenibile della plastica
Nel pomeriggio di Venerdì 19 aprile, presso la Scuola Primaria e dell’Infanzia Giovanni XXIII di Ostuni, l’Ambasciatore Europeo per il Clima e referente Plastic Free, Domenico Pecere, ha tenuto un incontro, organizzato da Plastic Free sulle tematiche della crisi climatica, come attenuarla, tra patti europei e buone pratiche, tra cui quelle legate al consumo sostenibile della plastica nel quotidiano. L’incontro è stato organizzato dalla Dirigente Scolastico della scuola, Dott.ssa Federica Gennari, coadiuvata dalla docente referente, Ins. Antonella Legrottaglie e hanno partecipato alcuni docenti e i genitori degli studenti.
Lo scopo dell’evento è stato quello di spiegare ai partecipanti cosa l’Unione Europea mette in campo per attenuare i effetti della crisi climatica sull’ambiente, con temperature in costante crescita. Inoltre, si è discusso sull’importanza delle buone pratiche quotidiane, con un focus su come limitare l’eccessiva produzione giornaliera di plastica, anche mediante un gioco di ruolo, che ha visto i partecipanti, suddividersi in gruppi, per formare, ognuno un mini-Parlamento Europeo.
L’Ambasciatore Europeo per il Clima Domenico Pecere, ha spiegato come «La crisi climatica non è assolutamente un dato falso, visto che la certezza ce l’hanno data il 98 % degli studiosi dei cambiamenti climatici».
Ha proseguito «Uno dei compiti della Commissione Europea e dell’Unione Europea è quello di combattere il fenomeno del greenwashing, informazioni non testate a livello scientifico, quindi noi siamo divulgatori di informazioni testate».
Ha sottolineato Pecere «I dati reali dimostrano come sia già in atto la crisi climatica, visto che negli ultimi 2/300 anni, la temperatura del pianeta è salita di oltre 2,5° rispetto all’era industriale; una crescita esponenziale che ci porta ai giorni nostri, con temperature in continuo aumento.»
Ha spiegato l’Ambasciatore Europeo per il Clima «Abbiamo dimostrato che le cause di questa impennata sono dovute alla continua emissione di CO2 nell’atmosfera, dovuta all’industrializzazione. Dall’800 alla fine del ‘900, si è percepito lo sviluppo in maniera distorta, senza alcun criterio di sostenibilità, ma soprattutto senza tener conto dell’impatto sull’ambiente di questi comportamenti, con tutte le conseguenze che ciò comporta».
Ha continuato «Solo con l’accordo di Parigi, nel 2015, firmato da oltre 190 paesi, si è stabilito un quadro globale per evitare pericolosi cambiamenti climatici, limitando il surriscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C e proseguendo con gli sforzi per limitarlo a 1,5°C.»
In conclusione, Pecere ha esortato i partecipanti ad essere parte attiva del processo, facendo presente che «Se vogliamo contribuire a questa causa, dobbiamo tutti noi agire, partendo dal nostro piccolo».
La Dott.ssa Federica Gennari ha spiegato «Un incontro fortemente voluto dalla nostra scuola, che ha visto il coinvolgimento diretto dei genitori, con un confronto durante attività pratiche, in cui si è riflettuto sulle soluzioni per praticare sostenibilità ambientale, partendo dalla riduzione del consumo di plastica. Stiamo cominciando a piantare i primi semi per dare il nostro contributo a ridurre l’inquinamento del pianeta».
L’insegnante Antonella Legrottaglie ha sottolineato come «La nostra scuola si apre al territorio per fornire informazioni sullo stato attuale dell’inquinamento della plastica e prospettive risolutive che vengono direttamente dai cittadini. Tutto ciò è assolutamente positivo e si deve agire in questa direzione. Con questo progetto di educazione civica, vogliamo rendere consapevoli e responsabili i cittadini».