Pronto soccorso in crisi, carenza di medici e di posti letto condiziona il fabbisogno di infermieri ed operatori di supporto
È un allarme nazionale senza precedenti che coinvolge inevitabilmente, da tempo, anche i nostri pronto soccorso, in particolare quello del Perrino di Brindisi, tanto da ipotizzare, da parte di alcuni, senza un cambio di rotta, un calo della qualità dell’assistenza medica. Chi ci lavora è in condizioni di stress profondo, è sotto-organico, è massacrato da turni non più gestibili, è terrorizzato dalle denunce ed è costretto a costose coperture assicurative.
D’altra parte il fenomeno del “boarding”, cioè la permanenza in PS di malati in attesa di posto letto, ha costi altissimi in termini d’assistenza, condizionando pesantemente il fabbisogno di infermieri ed operatori supporto, sempre più necessari per assicurare un’assistenza di qualità.
La manifestazione di ieri 28 gennaio, presso la Presidenza della Regione Puglia, in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalla O.S. Nursind, con il quale si è rivendicato, tra l’altro, il potenziamento delle dotazioni organiche, è stata propizia per ricevere un positivo riscontro, in materia, da parte del Direttore del Dipartimento Salute, Dr. Vito Montanaro, il quale ha assicurato che si stanno ponendo in essere tutte le possibili azioni rivolte al potenziamento del personale del SSR.
Si auspica quindi un tempestivo e risolutivo intervento regionale che rimoduli il piano triennale del fabbisogno sulla base delle emergenti esigenze.