Richiesta commissariamento Asl Brindisi, Quarta (Fp Cgil): “No a decisioni dall’alto su questo territorio, De Nuccio continui il suo lavoro”
Luciano Quarta Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Brindisi: NO a decisioni dall’alto sul territorio di Brindisi, il Direttore Generale ASL Brindisi Maurizio De Nuccio continui a lavorare nell’interesse della comunità.
La richiesta al Presidente Emiliano da parte del Consigliere Amati di procedere al commissariamento della ASL di Brindisi o alla nomina di un commissario ad acta per la vicenda Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica, non è comprensibile e non può che vederci contrari.
Anche solo per poter dare seguito alla legge 21/24 con la necessità di internalizzare il servizio, c’è bisogno di una Direzione Generale ASL Brindisi nel pieno delle sue funzioni, la realtà ci dice che va auspicato che in questo momento l’azione politica debba avere un unico e obbligato obiettivo, salvaguardare il servizio ai cittadini che non deve essere depotenziato, cosa che invece sta avvenendo e non crediamo certo che fosse tra le finalità della legge, inoltre la necessità impellente è garantire i livelli occupazionali, competenze professionali preziose che non vanno disperse ma che vanno accompagnate in un processo di internalizzazione come affermato dalla legge.
Quindi più che commissariare la ASL Brindisi questo è il momento che il Dipartimento Salute e la Direzione strategica della Asl Brindisi lavorino finalmente in sinergia e celermente per attuare quanto previsto dalla legge 21/2024.
Non è certo il momento di creare terremoti nella già difficile situazione in cui versa la Sanità a Brindisi, attuare anche solo un depotenziamento delle funzioni del Direttore Generale Maurizio De Nuccio, comporterebbe conseguenze anche su altre importanti questioni in corso, visto che siamo in attesa della conclusione dell’iter di stabilizzazione dei precari in ASL Brindisi e dell’esecuzione del Piano Assunzionale approvato dalla Regione Puglia, oltre alle delicate questioni legate alle liste d’attesa e della salvaguardia e riattivazione di alcuni reparti fondamentali per la Sanità territoriale, e tanto altro ancora messo in campo su cui la Funzione Pubblica CGIL sta spingendo e che questa Direzione Generale può e deve risolvere nel pieno delle sue Funzioni.
Al Consigliere Amati chiediamo di continuare nella sua battaglia per il ritorno al pubblico del centro di riabilitazione, battaglia che da molti anni la FP CGIL di Brindisi conduce in solitario, chiedendo al Presidente Emiliano un chiaro e netto impegno al che si risolva presto e bene per la cittadinanza e per lavoratrici e lavoratori, che meritano un contratto a tempo indeterminato nella sanità pubblica per tutto quello che danno in termini di professionalità e dedizione.
Chiediamo invece che si dia celermente seguito alla richiesta di incontro delle Segreterie Regionali tra Sindacato, Assessorato alla Sanità della Regione Puglia, Dipartimento Salute e Direzione Generale dell’ASL Brindisi per chiarire definitivamente la questione Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica e dare finalmente avvio alla gestione pubblica del Centro
La richiesta al Presidente Emiliano da parte del Consigliere Amati di procedere al commissariamento della ASL di Brindisi o alla nomina di un commissario ad acta per la vicenda Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica, non è comprensibile e non può che vederci contrari.
Anche solo per poter dare seguito alla legge 21/24 con la necessità di internalizzare il servizio, c’è bisogno di una Direzione Generale ASL Brindisi nel pieno delle sue funzioni, la realtà ci dice che va auspicato che in questo momento l’azione politica debba avere un unico e obbligato obiettivo, salvaguardare il servizio ai cittadini che non deve essere depotenziato, cosa che invece sta avvenendo e non crediamo certo che fosse tra le finalità della legge, inoltre la necessità impellente è garantire i livelli occupazionali, competenze professionali preziose che non vanno disperse ma che vanno accompagnate in un processo di internalizzazione come affermato dalla legge.
Quindi più che commissariare la ASL Brindisi questo è il momento che il Dipartimento Salute e la Direzione strategica della Asl Brindisi lavorino finalmente in sinergia e celermente per attuare quanto previsto dalla legge 21/2024.
Non è certo il momento di creare terremoti nella già difficile situazione in cui versa la Sanità a Brindisi, attuare anche solo un depotenziamento delle funzioni del Direttore Generale Maurizio De Nuccio, comporterebbe conseguenze anche su altre importanti questioni in corso, visto che siamo in attesa della conclusione dell’iter di stabilizzazione dei precari in ASL Brindisi e dell’esecuzione del Piano Assunzionale approvato dalla Regione Puglia, oltre alle delicate questioni legate alle liste d’attesa e della salvaguardia e riattivazione di alcuni reparti fondamentali per la Sanità territoriale, e tanto altro ancora messo in campo su cui la Funzione Pubblica CGIL sta spingendo e che questa Direzione Generale può e deve risolvere nel pieno delle sue Funzioni.
Al Consigliere Amati chiediamo di continuare nella sua battaglia per il ritorno al pubblico del centro di riabilitazione, battaglia che da molti anni la FP CGIL di Brindisi conduce in solitario, chiedendo al Presidente Emiliano un chiaro e netto impegno al che si risolva presto e bene per la cittadinanza e per lavoratrici e lavoratori, che meritano un contratto a tempo indeterminato nella sanità pubblica per tutto quello che danno in termini di professionalità e dedizione.
Chiediamo invece che si dia celermente seguito alla richiesta di incontro delle Segreterie Regionali tra Sindacato, Assessorato alla Sanità della Regione Puglia, Dipartimento Salute e Direzione Generale dell’ASL Brindisi per chiarire definitivamente la questione Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica e dare finalmente avvio alla gestione pubblica del Centro