
Riconversione Versalis, le conclusioni della riunione in Regione per le proposte di integrazione al Protocollo d’intesa


In data odierna, lo stesso Sindaco – invitato dall’Assessore Regionale Serena Triggiani e dal Presidente della Task Force regionale Leo Caroli a valutare la possibilità di sottoscrivere il documento contenente le integrazioni al Protocollo d’Intesa – ha valutato impraticabile tale possibilità alla luce di diverse riflessioni:
1) in primis, la considerazione che il piano prevede, da un lato, la ristrutturazione della chimica di base, con la fermata degli impianti di cracking e, dall’altro, lo sviluppo delle nuove piattaforme sostenibili della chimica circolare, bio e specializzata;
2) tale ipotesi non contempla nell’immediato alcuna interruzione della filiera chimica attualmente operante nello stabilimento di Brindisi, atteso che ENI Versalis continuerà a garantire l’importazione dei quantitativi di etilene non più prodotti dal cracking messo in conservazione;
3) in particolare a Brindisi sorgerà invece una giga factory di accumuli stazionari sviluppato in collaborazione con Seri Industrial S.p.A. Queste nuove piattaforme tecnologiche garantiranno complessivamente il mantenimento dell’attuale intensità industriale e occupazionale.
4) l’azienda ha assicurato che il piano di trasformazione sarà attuato entro cinque anni e prevede investimenti per oltre 2 miliardi di euro, con una riduzione di circa 1 milione di tonnellate di CO2, pari al 40% delle emissioni di Versalis in Italia.
5) Il Mimit ha garantito il massimo supporto all’operazione, istituendo, d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, un tavolo di coordinamento e monitoraggio per l’attuazione del Piano Eni con l’obiettivo è garantire il rispetto di tutti gli impegni assunti, inclusi i tempi di realizzazione, la tutela dei livelli occupazionali e l’impatto sulla filiera a valle e sull’indotto.
A tal proposito risultano rassicuranti le parole spese dal Ministro Urso che ha ribadito la sua soddisfazione per aver “raggiunto una tappa fondamentale verso un futuro sostenibile per il settore chimico. Non ci siamo arresi di fronte alle difficoltà, ma abbiamo scelto di guardare al futuro, trasformando una crisi in un’opportunità straordinaria per rilanciare la chimica, rendendola un settore competitivo e protagonista della transizione green”.
A questo si aggiunga che la convinta adesione di Uiltec Uil, Femca Cisl, l’Ugl chimici e Fialc Cisal al Protocollo sottoscritto in sede ministeriale inducono a concludere che le richieste di integrazione proposte dal tavolo coordinato dalla Regione Puglia non appaiano tanto significative da mettere in discussione l’accordo già raggiunto a stragrande maggioranza in sede ministeriale..