Scrivere a Ceglie Messapica 2024, programma e descrizione della rassegna

Scrivere a Ceglie Messapica 2024, programma e descrizione della rassegna

Edizione 2024 della rassegna “Scrivere a Ceglie Messapica – l’avventura della parola e della conoscenza” che dal 2008 propone laboratori di scrittura del percorso ispirato dall’associazione Graphein Società di Pedagogia e didattica della scrittura.
L’edizione 2024 ha un significato particolare per tutti dopo la scomparsa del suo ideatore, curatore e tenace sostenitore, Professor Cosimo Laneve. Nel suo percorso accademico, il professore teneva particolarmente a questa sua iniziativa, condotta con un gruppo di volontari cegliesi e il sostegno dell’Amministrazione comunale. Qui, ogni estate, docenti universitari, scrittori e giornalisti condividono con i partecipanti il piacere della pratica della scrittura, in tutte le sue forme.
Ora la cura e il profilo accademico dell’iniziativa è stato affidato alla Professoressa Emanuela Mancino docente di Filosofia dell’educazione e Pedagogia dell’educazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ospite da anni del percorso. I laboratori di questa edizione saranno tenuti da docenti e scrittori indicati di seguito nel programma.
Tra luglio e settembre gli incontri si svolgeranno nel chiostro dei Domenicani e al MAAC dove dal 3 al 30 settembre sarà possibile ripercorrere le diverse edizioni attraverso una mostra documentaria intitolata “Una comunità che scrive”.
PROGRAMMA
IL VUOTO. LO SPAZIO INTERIORE
Edizione 2024 a cura di Emanuela Mancino
“Le esperienze e le parole del vuoto non abitano solo la mancanza, ma permeano di promesse lo spazio della possibilità e del progetto. Il vuoto ci fa artigiani del profondo, capaci di attenzione da dedicare a tutto ciò che è intervallo, pausa, ricominciamento.  Attraverso la scrittura, il vuoto può divenire accogliente, ospitando gesti che trasformano lo spazio interiore – e noi – in radice sorgiva.”
LUGLIO
martedì 23 luglio ore 18.30 Chiostro di San Domenico
SALUTI ISTITUZIONALI
L’idea e il progetto del Prof. Cosimo Laneve nel ricordo dei familiari e del gruppo di Scrivere a Ceglie. Interventi di Raffaele Nigro, Riccardo Pagano, Paolo Comentale.
mercoledì 24 luglio Mario Desiati ore 18.30 Chiostro di San Domenico
giovedì 25 luglio Emanuela Mancino ore 18.30 Chiostro di San Domenico
SETTEMBRE
mercoledì 4 settembre Paolo di Paolo ore 18.00 MAAC
giovedì 5 settembre Lucilla Giagnoni ore 18.00 MAAC
lunedì 9 settembre Marco Balzano ore 18.00 MAAC
MOSTRA DOCUMENTARIA dal 3 al 30 settembre “UNA COMUNITÀ CHE SCRIVE” – Un omaggio al prof. Cosimo Laneve:
i laboratori di Scrivere a Ceglie dal 2008 inaugurazione martedì 3 settembre ore 19.00 MAAC museo archeologico e di arte contemporanea.
L’edizione 2024 intende rendere omaggio alla figura del fondatore del progetto “Scrivere a Ceglie”, il professor Cosimo Laneve, attraverso il confronto con testimonianze, lezioni e laboratori. Gli incontri offriranno occasioni di ascolto, scrittura, lettura e condivisione di pensieri, esperienze e visioni di illustri ospiti, chiamati a conversare
con un tema che si pone come interrogante e dinamico, nonché come occasione per esplorare la fecondità della scrittura come strumento e metodo di esistenza, pensiero e progettazione, sia individuali, sia collettivi.
PROFILI
Marco Balzano è nato a Milano nel 1978, dove vive e lavora come insegnante di liceo. Ha esordito nel 2007 con la raccolta di poesie Particolari in controsenso. Del 2008 il saggio I confini del sole. Leopardi e il Nuovo Mondo (Marsilio, Premio Centro Nazionale di Studi Leopardiani). Il suo primo romanzo è Il figlio del figlio (Avagliano 2010 Premio Corrado Alvaro Opera prima 2012), tradotto in Germania.
A questo primo romanzo hanno fatto seguito Pronti a tutte le partenze (Sellerio 2013), L’ultimo arrivato (Sellerio 2014), con il quale vince nel 2015 il premio Campiello, Resto qui (Einaudi 2018) finalista al Premio Strega e Premio Bagutta 2019, il saggio Le parole sono importanti. Dove nascono e cosa raccontano (2019), Quando tornerò (2021) e la raccolta poetica Nature umane (2022). Nel 2022 vince a Trieste il premio letterario “Il racconto dei luoghi e del tempo”. Nel 2023 esce per Einaudi, Café Royal.
Mario Desiati. Scrittore e poeta italiano (nato a Locorotondo e cresciuto a Martina Franca) vive tra Roma e Berlino. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, nel 2003 esordisce come narratore con il romanzo Neppure quando è notte. Tra i lavori di maggior rilievo si ricordano: Vita precaria e amore eterno (2006), Il paese delle spose infelici (2008) da cui è stato tratto l’omonimo film, Ternitti (2011, finalista al Premio Strega), Il libro dell’amore proibito (2013), Mare di zucchero (2014), Candore (2016) e Spatriati (2021), romanzo con il quale ha visto il Premio Strega 2022. Noto anche come poeta, e autore di narrativa per ragazzi ha pubblicato su riviste nazionali e internazionali. È stato caporedattore della rivista “Nuovi argomenti” e, dopo un’esperienza alla Mondadori, dal 2008 al 2013 è stato direttore editoriale di Fandango Libri. Ha già partecipato a diverse edizioni di Scrivere a Ceglie.
Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Scrittore, saggista, docente di scrittura. Finalista al premio Strega 2024 con il suo ultimo libro Romanzo senza umani (Feltrinelli 2023). È autore tra l’altro dei romanzi Dove eravate tutti (2011, Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019, Premio Viareggio-Rèpaci). È tradotto in diverse lingue europee.
Ha scritto per il teatro, è autore di narrativa per ragazzi e di libri nati in dialogo con alcuni protagonisti della cultura, fra cui Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, Nanni Moretti. Scrive su “la Repubblica”, “L’Espresso” e “Vanity Fair”. Conduce su Rai Radio 3 la trasmissione “La lingua batte".
Ritorna a Scrivere a Ceglie, dove trasmette la sua passione per la pratica della scrittura “…scriverei anche se non scrivessi davvero, perché scrivo nella testa, annoto sensazioni in forma di parole possibili, fermo nuvole, pensieri, o semplicemente il volto di qualcuno, che è già l’inizio di una storia.”
Lucilla Giagnoni. Attrice teatrale, autrice e docente. Insegna teatro, comunicazione, narrazione collaborando con scuole tra cui la Holden di Torino. Gli spettacoli che raccontano al meglio la sua ricerca oggi sono: Vergine Madre, Big bang, Apocalisse, Ecce homo, Furiosa mente, Magnificat e Anima mundi, e poi le meditazioni La misericordia, Pacem in Terris, Francesco e l’infinitamente piccolo. Dal 2016 è direttrice artistica del Teatro Faraggiana (Novara) riaperto dopo 20 anni di chiusura. Durante il primo lock down nel 2020 ha realizzato in video streaming tutti i 100 canti della Divina Commedia (Vespri danteschi su Raiplay).
È convinta che la parola può curare, e praticare lo sguardo poetico in ogni campo (dalla medicina, alla scienza, alla politica, al management, alla leadership) può cambiare in meglio il mondo. Emanuela Mancino insegna Filosofia dell’educazione e Pedagogia della comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Ha ideato il Laboratorio di Filosofia e Pedagogia del Cinema e il gruppo di ricerca Trame Educative, che dirige, insieme alla Scuola di Autobiografia presso la Casa della Cultura di Milano. È tra i docenti del percorso Graphein-Società di Pedagogia e Didattica della scrittura. È parte del Comitato culturale della Casa della Cultura di Milano. Ha creato e dirige la Scuola di Sguardo, Bellezza e Scrittura presso il Convento dei Cappuccini di Monterosso. È membro del Comitato etico della Fondazione Veronesi. Autrice di numerosi articoli e saggi, tra gli ultimi: Lì, dove ci incontriamo. Appunti per una pedagogia dell’imprevisto (Cafagna, 2020); Guardare (Cittadella, 2020); Il filo nascosto. Gli abiti come parole del nostro discorso col mondo (FrancoAngeli, 2021); I passi delle donne (PxC edizioni, 2021); Educazione e neoliberismi. Pratiche per una comune umanità (Metis, 2022, con M. Rizzo); Capi delicati (PxC – Orme timide, 2024). Dopo numerosi anni di partecipazione come docente nel percorso di Scrivere a Ceglie ne assume la direzione dal 2024.

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